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Il 10 maggio 2019 la SIMM ha inviato tramite PEC alla Ministra della Salute Giulia Grillo una lettera avente come oggetto: "Segnalazione criticità applicazione L. 132/2018 su possibilità di tutela della salute individuale di migranti e della salute collettiva" (il cui testo integrale è scaricabile in allegato).
La lettera, oltre che dal Presidente della SIMM, è stata sottoscritta dai Presidenti delle seguenti Società scientifiche: Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT); Società Italiana di Malattie Tropicali e Salute Globale (SIMET); Società Italiana di Psicologia della Salute (SIPSA); Associazione Italiana di Psicologia (AIP); Società Italiana di Psicologia di Comunità (SIPCO); Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI); Società Italiana di Pediatria (SIP).

Il documento si concentra su alcune tipologie di migranti (minori; minori stranieri non accompagnati; figli di genitori STP; persone straniere vittime di violenza fisica, psichica e sessuale; immigrati affetti da patologie trasmissibili o con patologie cronico-degenerative) esprimendo preoccupazioni circa l'effettiva possibilità di tutelarne in modo efficace la salute dopo la conversione in legge del cosiddetto 'decreto sicurezza'.
Il testo esprime anche forti perplessità sull'introduzione del nuovo permesso di soggiorno per cure mediche, che prevede condizioni "di particolare gravità, accertata mediante idonea documentazione... tali da determinare un rilevante pregiudizio alla salute degli stessi in caso di rientro nel paese di origine o di provenienza", che rende possibili interpretazioni difformi e in particolare di natura restrittiva.

L'iniziativa, frutto di un processo di analisi e confronto condivisi dalle importanti società scientifiche citate e fortemente improntata ad un approccio di Salute pubblica e di equità, chiede alla Ministra della Salute di attivare ogni iniziativa ministeriale necessaria affinché in tutte le Regioni e Provincie Autonome si applichino le norme già in vigore, contrastando l'insorgere di eventuali barriere all'accessibilità e fruibilità dei servizi medici e psicologici da parte dei richiedenti protezione internazionale e dei migranti a qualunque titolo presenti sul territorio italiano. 

 

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Categoria: News

Roma/Napoli, 10 maggio 2019 – Un monitoraggio sull’accessibilità e la fruibilità dei servizi sanitari territoriali pubblici da parte degli utenti stranieri presenti a qualunque titolo sul territorio nazionale: è il progetto presentato dalle associazioni riunite nel “Tavolo Immigrazione e Salute” in occasione del V° workshop nazionale InterGrIS, “Promuovere la governance territoriale per la salute dei migranti” organizzato a Napoli il 10 e 11 maggio dalla SIMM (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni).

Il monitoraggio sarà realizzato attraverso una scheda, disponibile online (www.simmweb.it/schedasegnalazione), che consentirà di segnalare situazioni di mancato adempimento o difforme applicazione della normativa sanitaria attualmente in vigore e l’esistenza di eventuali barriere che ostacolino l’accesso alla sanità pubblica.

La raccolta uniforme e documentata dei casi e delle criticità relativi alle difficoltà di accesso ai servizi sanitari da parte di utenti stranieri, consentirà di confrontarsi con le istituzioni sanitarie regionali e locali e di attivarsi, laddove necessario, con interventi di supporto individuale sui singoli casi oggetto di segnalazione.

“In Italia, le normative in vigore consentono l’accesso al Servizio sanitario pubblico sia ai cittadini stranieri in regola con le norme sul soggiorno, a parità di condizioni con il cittadino italiano, sia agli stranieri privi di un regolare titolo di soggiorno – dichiara Maurizio Marceca, presidente della SIMM. – Purtroppo, a fronte di un’ottima legge, sono tuttora numerose le barriere che ostacolano, o persino impediscono, l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi sanitari territoriali, anche a causa della non omogeneità e discrezionalità di applicazione delle stesse norme nelle varie realtà locali”.

I dati risultanti dalle schede inviate saranno anche elaborati in report periodici da utilizzarsi per eventi di sensibilizzazione pubblica, ovvero attività di formazione e aggiornamento degli operatori sanitari dei servizi pubblici territoriali.

“Le recenti normative sulla sicurezza rischiano di creare ulteriori ostacoli alla fruizione di un diritto fondamentale, qual è quello alla tutela della salute, sancito anche dalla nostra Costituzione – dichiara Salvatore Geraci, coordinatore dei Gruppi regionali Immigrazione e Salute (GrIS) della SIMM. – L’obiettivo di questa azione, che cercheremo di estendere il più possibile sul territorio nazionale, è di documentare l’impatto che tali ostacoli possono avere sulla salute di uomini, donne e bambini, in uno spirito costruttivo e propositivo, ma anche ricorrendo alla denuncia pubblica se necessario”.

 Il Tavolo Immigrazione e Salute (T.I.S.) è composto da organizzazioni che, in più aree del territorio nazionale, si occupano di migrazione e salute intesa in senso globale, con riferimento ai suoi determinanti sociali. Attualmente fanno parte del TIS le associazioni ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, Caritas, Centro Astalli, Emergency, INTERSOS, Médecins du Monde, Medici Contro la Tortura; Medici per i Diritti Umani, Medici Senza Frontiere e SIMM – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni.

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Categorie: GrIS Lazio News

La salute senza esclusioni è un’app che fornisce informazioni sull’assistenza sanitaria a Roma e nel Lazio per le persone straniere sprovviste di permesso di soggiorno e per i cittadini comunitari in condizione di fragilità sociale e amministrativa. Tre le aree principali.

La mappa (realizzata da parte del GrIS Lazio per conto della Regione Lazio) sull’ubicazione e gli orari degli uffici che forniscono il tesserino Stp (Stranieri temporaneamente presenti) o Eni (Europeo non iscritto) e gli ambulatori Stp/Eni.

Lo spazio per gli operatori socio-sanitari che ricorda i loro doveri nei confronti delle persone immigrate, anche se prive di permesso di soggiorno o altri titoli per accedere al Ssn.

La terza sezione, che rimanda al sito della Società italiana di medicina delle migrazioni, è dedicata alla normativa nazionale e le norme della Regione Lazio che garantisce l’assistenza sanitaria alla popolazione straniera e alle indicazioni per la gestione delle problematiche della tutela della salute che possano presentare in particolare le persone straniere vittime di tortura o di violenza o le donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili.

Il sito è stato realizzato da Sanità di Frontiera con la collaborazione dell’Area sanitaria della Caritas capitolina, organizzazioni attive nel GrIS Lazio.

Per maggiori informazioni visita il sito dedicato: www.sanimapp.it

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