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GrIS Friuli Venezia Giulia

SIMM - Gruppo Immigrazione e Salute

GrIS FRIULI VENEZIA GIULIA

 

 

 

Il GrIS è nato dalla frequentazione dei suoi componenti alla SIMM ed al Master sull’immigrazione a Roma (MEMP) e dal lungo e articolato lavoro svolto negli anni scorsi con l'"Osservatorio regionale per la salute dei migranti", che rischiava di andare disperso dopo l'abolizione della legge regionale sull'immigrazione conseguente all'insediamento della nuova giunta regionale. In Regione tutta la sanità è pubblica; il privato sociale è presente solo in campo assistenziale. Nella attività svolta in questi anni e nei programmi futuri resta importante il sostegno e il ruolo  dei mediatori. Vi sono realtà diverse nelle varie provincie e in alcune sono attivi protocolli d'intesa fra enti locali e associazioni. C’è inoltre a livello regionale una "rete di cittadinanza" che raccoglie singoli e associazioni impegnati a contrastare le attuali politiche regionali contro l’immigrazione e a diffondere una cultura dei diritti e della inclusione. La tradizione di politiche sull’immigrazione è ricca, in parte vanificata dal nuovo assetto politico regionale. Si cercherà di ripartire “dal basso” (comunità locali, enti locali, provincia, aziende sanitarie) per costruire quella rete che fino a poco tempo fa era rete istituzionale e di impegnarsi in attività di formazione e sensibilizzazione.

 

Il Gris Friuli Venezia Giulia è stato fondato nel 2008.

Portavoce: Guglielmo Pitzalis: gris.friuliveneziagiulia@simmweb.it


27 dicembre 2015. Il Friuli Venezia Giulia ha una nuova Legge Regionale sull’immigrazione. Il Consiglio Regionale del FVG ha approvato nella seduta del 17 novembre 2015 la Legge Regionale 99 contenente le “Norme per l’integrazione sociale delle persone straniere immigrate”. Il testo ha accolto, per gli aspetti sanitari (art. 21), molte osservazioni del GrIS FVG avanzate formalmente durante alcune audizioni, grazie anche agli interventi che il GrIS ha continuato ad esercitare, sia durante i lavori in commissione che in aula, attraverso alcuni consiglieri. Il GrIS FVG valuta positivamente le norme introdotte in ambito di tutela sanitaria. A sottolineare l’attenzione regionale in questo ambito sono da segnalare un intervento dell’Assessore regionale alla salute nel merito dell’applicazione del Protocollo per la gestione sanitaria dei migranti richiedenti protezione internazionale e una circolare sulla disponibilità e gestione dei farmaci in particolari situazioni di bisogno.


6 maggio 2015. A Udine il GrIS FVG organizza un corso base di medicina delle migrazioni. È un corso di primo livello in cui condividere alcuni elementi indispensabili per ridurre barriere conoscitive, relazionali, organizzative e favorire un reale esercizio del diritto alla salute per tutti. Attraverso l'analisi di diverse realtà ed esperienze, s’intende offrire strumenti per pianificare un cammino d’integrazione anche in campo sanitario senza pregiudizi e semplificazioni con alcuni approfondimenti sui fattori di rischio per la salute dei gruppi di migranti più fragili. L’acquisizione da parte degli operatori socio-sanitari di competenze specifiche nell’ambito della medicina delle migrazioni favorisce il corretto accesso ai servizi sanitari da parte della popolazione migrante contribuendo a un utilizzo qualitativo e quantitativo più razionale degli stessi che ha come risultato il miglioramento della salute dei cittadini stranieri e della comunità in generale. Le domande di iscrizione entro il 23 aprile.


Aprile 2015. Un documento del GrIS Friuli Venezia Giulia sull’accoglienza di chi chiede protezione internazionale. C'è molta discussione nei territori della regione Friuli Venezia Giulia (assessori regionali, sindaci, prefetti e questori ma anche dirigenti e operatori sanitari, onlus e volontari) per affrontare alcune questioni emergenti in merito all'accoglienza anche sanitaria dei migranti richiedenti asilo. Per tale motivo il GrIS FVG ha deciso sia di essere presente in varie iniziative locali (cfr, ad es., allegato abs Convegno “Percorsi di accoglienza sostenibile” del novembre 2014 ) sia di diffondere un documento che contiene puntuali proposte:

  • in ogni area territoriale dei cinque enti del servizio sanitario regionale, sia previsto l'allestimento in tempi brevi di una idonea struttura deputata alla “primissima accoglienza”, dotata di servizi igienici e gestita da operatori in grado di riconoscere i bisogni primari e di lavorare in rete, come prerequisito essenziale per la tutela della salute e della sicurezza;
  • sia garantito un costante coinvolgimento degli enti locali per una accoglienza diffusa e inclusiva, condivisa con le comunità ampliando i posti diponibili nel modello SPRAR;
  • la Direzione centrale Salute della Regione emani direttive chiare per le modalità di fruizione del diritto alla salute, previsto dalle normative in vigore, dei richiedenti protezione internazionale, onde evitare disomogeneità territoriali e difficoltà per gli operatori;
  • l'Assessorato regionale alla Salute ribadisca l'opportunità di applicare diffusamente e omogeneamente, seppur con modalità operative differenti a seconda delle diverse organizzazioni territoriali, i protocolli regionali per percorsi sanitari di screening e di accoglienza sanitaria, a tutela della salute del singolo e della comunità, sperimentati fin dall'avvio del progetto Codroipolis e ulteriormente condivisi e consolidati nelle circolari regionali nel 2011 in occasione della cosidetta emergenza nord-Africa;
  • venga riattivato quanto prima presso la Direzione centrale Salute e Protezione sociale un Gruppo di Lavoro Tecnico per la salute dei migranti a cui partecipino operatori socio-sanitari che in questi anni hanno maturato esperienza sul campo, designati da ciascun ente del Servizio sanitario regionale e che rilevi e analizzi le diverse problematiche proponendo soluzioni pratiche derivanti anche dalle buone pratiche già in atto, ascoltando anche associazioni ed enti competenti sulla tutela e la promozione della salute dei migranti.

In attesa di conoscere i tempi dell'iter della nuova legge regionale sull'immigrazione, presso l'Assessorato regionale competente venga comunque attivato subito, senza indugi un tavolo permanente sulla Protezione internazionale e umanitaria costituito dai rappresentanti degli Enti Locali, delle Prefetture, delle Questure, delle Aziende Sanitarie, degli enti gestori del Sistema SPRAR e delle associazioni aventi pluriennale e comprovata esperienza nella gestione dei servizi di tutela, accoglienza e mediazione culturale dei richiedenti asilo e dei rifugiati.


Ottobre 2013. Il GrIS Friuli Venezia Giulia organizza un corso residenziale dal titolo “Salute globale. Uno sguardo sul mondo salute delle donne e dei bambini”. L’approccio proprio della Salute Globale mira a dare pieno significato e attuazione a una visione di salute come stato di benessere bio-psico-sociale oltre che come diritto umano fondamentale. Ciò significa che salute e malattia sono da considerarsi come risultati di processi non solo biologici, ma anche economici, sociali, politici, culturali e ambientali; occuparsi di Salute Globale significa prendere posizione a favore di equità e giustizia sociale, a livello locale oltre che internazionale. Con questo spirito il GrIS Friuli Venezia Giulia, come espressione territoriale della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, organizza un corso residenziale che si terrà presso l’Ordine dei Medici della provincia di Udine.

Per informazioni: formazione@simmweb.it


27 agosto 2013. Alcuni documenti e riflessioni dal GrIS Friuli Venezia Giulia. Le questioni legate all'immigrazione, che si ripresentano nella regione Friuli Venezia Giulia, sono determinate sia dal ripetersi di nuove situazioni di apparente emergenza (come a Udine per il caso dei migranti richiedenti protezione internazionale) sia dal perdurare di gravi criticità in aree ormai note come a Gradisca d'Isonzo per il Centro di Identificazione ed Espulsione e come a Pordenone per l'ambulatorio per immigrati non iscritti al SSR. In ognuna di queste circostanze si possono evidenziare fattori di rischio per la salute e la sicurezza sociale delle fasce più vulnerabili e marginali delle popolazioni migranti e della comunità regionale. Nell'affrontare un percorso che possa avviare a soluzione concreta alcuni dei problemi drammaticamente riemersi in queste ultime settimane, secondo il Gruppo Immigrazione Salute del Friuli Venezia Giulia della S.I.M.M., si dovrà tener conto di una complessità articolata su diversi piani:

  • Garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria a tutti
  • Percorsi di prima accoglienza pe i richiedenti asilo
  • Garantire dignità personale, diritti umani e salute nel C.I.E.

Ecco il senso dei documenti elaborati da parte del GrIS locale.


Maggio 2013. Un mese intenso di iniziative in Friuli Venezia Giulia sulla salute degli immigrati. Nell’ottica del lavoro di rete e della valorizzazione di diverse esperienze e sensibiltà, in allegato è possibile vedere una sintesi degli incontri previsti per il mese di maggio nell'ambito di varie iniziative promosse dal GrIS Fvg ma anche dal SISM di Udine, da OMCeO TS, da ASS5, con varie collaborazioni fra cui quella delle mediatrici locali. Segnaliamo in particolare la serie di incontri promossi dal GrIS Fvg presso la sede dell'Ordine dei medici-chirurghi ed odontoiatri della Provincia di Udine, che vogliono offrire occasioni di approfondimento e di aggiornamento culturale e scientifico su alcuni argomenti di medicina sociale, nell'ottica di un approccio transculturale e multidisciplinare, partendo dalle tesi che, in quest'ultimo decennio molti operatori sanitari della Regione Friuli Venzia Giulia, hanno elaborato con ricerche sul campo, frequentando le cinque edizioni del Master biennale MEMP, il primo realizzato in Italia sul tema degli aspetti medici e sociosanitari dell'assistenza agli immigrati, agli emarginati ed in genere a tutti coloro che soffrono di traumi sociali. Il Master MEMP, rivolto fondamentalmente a medici, infermieri, ostetriche, farmacisti, psicologi, assistenti sociali, mediatori, affronta gli aspetti medico-sociali, sociosanitari e politico-normativo dell'assistenza a tutti coloro che soffrono di traumi sociali, per approfondire tutta quella sfera della patologia in cui la noxa eziologica è la povertà, la discriminazione, la lesione sociale, il pregiudizio culturale, con particolare attenzione alla salute degli immigrati e alle questioni di salute globale.

Il Master MEMP promosso dalla Fondazione Idente di Studi e di Ricerca, dalla Caritas Diocesana di Roma, dal Rielo Institute for Integral Development con il patrocinio dalla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni SIMM si propone di fornire:
• strumenti conoscitivi
• strumenti metodologici
• competenza relazionale
• competenza clinico-scientifica
ad operatori che nel campo della salute e della promozione sociosanitaria sono impegnati nell'affrontare le problematiche di
• diseguaglianza
• diversità
• mancanza di visibilità ufficiale dei bisogni dei gruppi umani migranti, emarginati e poveri.


4 dicembre 2011. Linee operative per l’accoglienza sanitaria dei profughi in Friuli Venezia Giulia. Pubblicato sulla rivista dell'Ordine dei Medici della Provincia di Udine un articolo che riassume il lavoro di rete che fra estate e autunno si è svolto per attivare l'accoglienza sanitaria dei profughi e per fornire adeguate informazioni sulla questione, ottenendo anche l'emanazione di una circolare della Regione. Sollecitati da vari operatori dei servizi sanitari e degli enti locali, di fronte alle questioni poste dall’emergenza immigrazione creatasi a causa dei conflitti nel Nord-Africa, con il conseguente incremento degli arrivi via mare di cittadini stranieri non comunitari, il Gruppo Immigrazione Salute Friuli Venezia Giulia della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni “GrIS FVG – S.I.M.M.” e il Coordinamento degli enti attuatori del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo “SPRAR” del FVG “voikrucigo/crocicchio”, hanno avviato nei mesi scorsi una serie di incontri in varie sedi del territorio provinciale, per affrontare, insieme con i referenti dei Dipartimenti di Prevenzione e dei Distretti Sanitari, le criticità emerse a livello di erogazione della assistenza sanitaria, cercando di mettere a fuoco un percorso che, pur nel contesto emergenziale, permettesse di utilizzare le buone pratiche del “modello FVG di accoglienza di richiedenti la protezione internazionale”, strutturatosi in questi anni sul territorio regionale grazie ad efficaci sinergie tra istituzioni centrali, enti locali, aziende sanitarie e Terzo settore. Il risultato di questo lavoro comune è stato pubblicato nella rivista dell’OMCeO della Provincia di Udine.


16 novembre 2011. Annuncio incontro: La mediazione culturale in sanità: criticità, buone pratiche, prospettive. L'incontro, organizzato dal GrIS Friuli Venezia Giulia insieme alle associazioni dei mediatori, si svolgerà venerdì 2 dicembre 2011 dalle 14.15 presso la sala della Parrocchia di San Pio X a Udine in Via Mistruzzi 1. Sarà l'occasione per affrontare criticità e problemi, proposte e prospettive, partendo dalle esperienze e dalle buone pratiche maturate in questi anni. Tutto ciò per riconoscere e valorizzare, in un'ottica di inclusione sociale e civile, il ruolo specifico della mediazione nella costruzione di un approccio transculturale alla tutela e alla promozione della salute come bene comune. Nella comunità regionale FVG plurilinguismo e intercultura, cittadinanza e diritti condivisi per tutti, sono elementi fondamentali di un "capitale sociale" ed alla cui costruzione i migranti contribuiscono in maniera determinante. “I mediatori (anzi, soprattutto le mediatrici), afferma il GrIS FVG, affrontando le questioni della coesione e della convivenza, superando stereotipi riconosciuti e reciproci pregiudizi, oggi devono poter essere riconosciuti, anche formalmente, come veri operatori di una quotidiana opera di "ingegneria sociale", per una sanità plurilinguistica e interculturale, nel rispetto degli art. 3 e 32 della Costituzione”.

•    Programma dell’iniziativa


28 ottobre 2011. La SIMM ha aderito alla campagna ‘L’Italia sono anch’io’. La SIMM ha aderito alla campagna ‘L’Italia sono anch’io’ che promuove due proposte di legge a iniziativa popolare relative ai diritti dei migranti. In particolare si ritiene che la proposta di Nuove norme sulla Cittadinanza, riconoscendo ad ogni nuovo nato in Italia il diritto ad esserne cittadino, attenga direttamente ai propri obiettivi di promozione della salute come diritto umano al completo benessere fisico, mentale e sociale, come ribadito, nel maggio di quest'anno, dalle "Raccomandazioni finali dell’XI Congresso della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni” e dai più recenti documenti dei pediatri italiani. Il GrIS Piemonte ha diffuso tale iniziativa ed il GrIS Friuli Venezia Giulia ha prodotto  un documento di sensibilizzazione dal titolo “Anagrafe e cittadinanza: Bambini irregolari?” ed il GrIS Trentino attivamente sta raccogliendo le firme per la campagna.


8 marzo 2010. La SIMM contro la proposta di chiusura degli ambulatori STP in Friuli Venezia Giulia. Il GrIS (Gruppo Immigrazione e Salute) del Friuli Venezia Giulia, articolazione territoriale della S.I.M.M. (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni), cui fanno riferimento numerosi operatori sanitari e sociali, medici, infermieri, assistenti, psicologi, ribadisce, con una ulteriore chiara e forte presa di posizione, la propria opposizione alla chiusura degli ambulatori proposta dalla Avvocatura della Regione FVG. Una lunga esperienza professionale ha maturato in tutti gli operatori partecipanti al GrIS-FVG la convinzione, umana e scientifica, che la salute e il benessere di tutta la comunità regionale è un "bene comune" che non può riconoscere alcuna discriminazione: per la sicurezza di tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia è necessario continuare, nel contesto della sanità pubblica e in una ottica di solidarietà sociale, anche tramite gli ambulatori di medicina di base dedicati agli immigrati irregolari, un quotidiano lavoro, multidisciplinare e multiculturale, sostenuto da reciproca tolleranza e disponibilità, con un attento ascolto di tutti le cittadine e i cittadini che nuovi o storici, forescj od autoctoni, furlans o sloveni o di tante altre identità e culture, lingue e religioni, costituiscono oggi la comunità regionale del Friuli Venezia Giulia (G.P.).


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