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News 2012

Questa pagina contiene le notizie pubblicate in ordine cronologico sul sito della SIMM per l'anno 2012


31 dicembre 2012. Pubblicati i risultati della sorveglianza sindromica in Italia: maggio 2011 - aprile 2012. Il documento, dopo aver analizzato le esperienze internazionali  e nazionali nell’utilizzo della sorveglianza sindromica, presenta i risultati del sistema volto a fornire allerte precoci su potenziali emergenze di sanità pubblica nei Centri di Accoglienza delle popolazioni immigrate giunte in Italia a seguito delle proteste popolari che, a partire dal dicembre 2010, hanno profondamente cambiato l’assetto di politico di molti paesi del Mediterraneo meridionale. Questa attività ha fornito agli operatori sanitari un ulteriore strumento sia per identificare tempestivamente possibili emergenze sanitarie che per comunicare corrette informazioni sanitarie, spesso anche smentendo notizie allarmistiche diffuse dai media. Inoltre, questa sorveglianza, costituisce un’esperienza importante per fronteggiare eventuali nuove esigenze di salute pubblica, sia a livello nazionale che regionale. Il documento è scaricabile  all’indirizzo: http://www.iss.it/binary/publ/cont/dodici46web.pdf


27 dicembre 2012. La Conferenza Stato-Regioni sancisce un Accordo per l’applicazione delle norme in materia di assistenza sanitaria a cittadini stranieri e comunitari. La Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 20 dicembre 2012 definisce un Accordo sul documento “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l'assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome italiane” considerato che:
- sul territorio nazionale è stata riscontrata una difformità di risposta in tema di accesso alle cure da parte della popolazione immigrata;

- è necessario individuare, nei confronti di tale categoria di popolazione, le iniziative più efficaci da realizzare per garantire una maggiore uniformità, nelle Regioni e nelle Province autonome, dei percorsi di accesso e di erogazione delle prestazioni sanitarie, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui livelli essenziali di assistenza;
- è opportuno raccogliere in un unico strumento operativo le disposizioni normative nazionali e regionali relative all’assistenza sanitaria agli immigrati, anche al fine di semplificare la corretta circolazione delle informazioni tra gli operatori sanitari.

Tale accordo è la conclusione di un percorso avviato da oltre 4 anni sia con ricerche specifiche (vedi quella coordinata dalla Regione Marche e quella dell’Area sanitaria della Caritas di Roma) sia all’interno del Tavolo interregionale “Immigrati e servizi sanitari” presso la Commissione salute della Conferenza delle Regioni e P.A. (documento approvato nel settembre 2011) e che ha visto la SIMM una competente protagonista. L’approvazione di tale documento è stata richiesta formalmente al Ministro della salute nell’incontro con il Presidente della SIMM l’11 maggio 2012 e tale volontà è stata ribadita dal Ministro stesso nel video messaggio al Congresso nazionale SIMM del 12 ottobre 2012. Un’analisi dettagliata dei contenuti del documento sarà pubblicata nei prossimi giorni, elenchiamo di seguito le novità principali (ricordiamo che non si tratta di una nuova legge ma del livello interpretativo delle norme esistenti infatti taluni ambiti sono già applicati da alcune Regioni e P.A.):

  • iscrizione obbligatoria al SSN dei minori stranieri anche in assenza del permesso di soggiorno;
  • iscrizione obbligatoria al SSN dei regolarizzandi;
  • iscrizione obbligatoria al SSN anche in fase di rilascio (attesa) del primo pds per uno dei motivi che danno diritto all’iscrizione obbligatoria al SSN;
  • iscrizione volontaria al SSR per gli over 65enni con tariffe attuali;
  • garanzia agli STP delle cure essenziali atte ad assicurare il ciclo terapeutico e riabilitativo completo alla possibile risoluzione dell’evento morboso, compresi anche eventuali trapianti;
  • rilascio preventivo del codice STP per facilitare l’accesso alle cure;
  • definizione del codice di esenzione X01 per gli STP;
  • iscrizione obbligatoria di genitore comunitario di minori italiani;
  • iscrizione volontaria per i comunitari residenti;
  • iscrizione volontaria per studenti comunitari con il solo domicilio;
  • equiparazione dei livelli assistenziali ed organizzativi del codice STP al codice ENI;
  • proposta di estensione del tesserino/codice ENI nelle regioni/province che non lo hanno ancora previsto.

Questo Accordo è uno strumento prezioso soprattutto per i GrIS per quell’azione di advocacy perché nessuno sia escluso dai percorsi assistenziali in un'ottica di equità e giustizia sociale (SG).


20 dicembre 2012. Consegnate al ministro della salute Balduzzi le raccomandazioni del XII Congresso SIMM. Una delegazione della SIMM (il presidente Affronti ed i consiglieri Geraci e Marceca) è stata ricevuta presso il ministero della salute per un incontro con il ministro Balduzzi richiesto all’indomani del Congresso SIMM, per illustrare e discutere quanto è stato evidenziato durante i lavori congressuali. Per impegni improvvisi il ministro non è stato presente e l’incontro è avvenuto con il capo della segreteria tecnica dr. Antonio Fortino che ha esordito comunicando la notizia, appena giunta, dell’approvazione presso la Conferenza Stato Regioni del documento “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l'assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome italiane”. Con soddisfazione di tutti, tale documento approvato risolve una serie di problematiche già sollevate in seno di un precedente incontro con il Ministro (leggi il Comunicato della SIMM dell'11 maggio 2012) e risponde a specifici auspici della SIMM in ambito congressuale. Viene inoltre comunicato che anche le obiezioni e proposte della SIMM in merito all’iscrizione al SSN da parte dei “regolarizzandi” (vedi nota SIMM del 27 ottobre 2012) si stanno chiarendo in seguito a incontri congiunti tra i ministeri dell’Interno e della Salute ed Agenzia delle entrate. Si è anche affrontato il tema della stabilizzazione dell’INMP che imbarazzo e disappunto ha sollevato in seno di Congresso SIMM ed in vari incontri con referenti regionali e ambiti tecnici, in particolare per le funzioni attribuite e le risorse destinate. L’incontro si è concluso con la formale consegna delle Raccomandazioni SIMM come agenda per i possibili impegni futuri dell’esecutivo.


20 dicembre 2012. L’Onu approva una risoluzione contro le mutilazioni genitali femminili. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione (proposta contenuta nel documento A/67/450) che invita gli Stati membri a proibire le mutilazioni genitali femminili, definendole "un abuso irreparabile e irreversibile" che minaccia tre milioni di ragazze ogni anno. L'approvazione del testo presentato dai Paesi africani, senza discussione né emendamenti, ha testimoniato l'ampio accordo politico alla base del dispositivo, il primo dedicato specificamente al tema. La risoluzione, che non è legalmente vincolante, chiede ai 193 membri dell'Onu di "prendere tutte le misure necessarie, anche legislative, per proibire le mutilazioni genitali femminili e proteggere le donne e le ragazze da questa forma di violenza".
L'Organizzazione mondiale della salute stima che circa 140 milioni di ragazze e donne siano state sottoposte a questo genere di mutilazioni. Queste sono praticate principalmente in Africa (in 28 Paesi), ma esistono tracce del fenomeno anche in Medio Oriente e in Asia. Inoltre, tramite i flussi migratori, lo stesso Occidente ha dovuto fare i conti con questa pratica.


19 dicembre 2012. La prevenzione delle Ivg tra le donne straniere: risultati, prospettive, alleanze. Convegno organizzato nell’ambito del progetto “Prevenzione Ivg nelle donne straniere per una maternità responsabile e la prevenzione dell’aborto, la tutela della maternità e la prevenzione dell’abbandono del neonato” che ha visto presente, nel comitato scientifico, esperti della SIMM. Scopo del progetto, è stata la prevenzione delle gravidanze indesiderate e la riduzione del tasso di Ivg tra le donne straniere. Durante il convegno vengono discusse le azioni intraprese per raggiungere questi obiettivo e si analizza il materiale prodotto in collaborazione con le comunità straniere, le Regioni e le società scientifiche che hanno collaborato al progetto. Per maggiori informazioni visita il sito dell’Iss, consulta il programma (pdf 410 kb) e scarica la scheda d’iscrizione (pdf 25 kb).


14 dicembre 2012. Assistenza sanitaria per gli stranieri non comunitari. Scheda pratica a cura dell’ASGI. L’art. 32 Cost. prevede che la salute, oltre che interesse della collettività, è un diritto inalienabile dell’individuo, appartenente all’uomo in quanto tale, dal momento che deriva dall’affermazione del più universale diritto alla vita e all’integrità fisica, di cui rappresenta una delle principali declinazioni. A partire dalle direttive fondamentali stabilite dalla Conferenza Internazionale della Sanità (New York, 1946) e fatte proprie dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la salute è, infatti, definita come uno stato di completo benessere fisico, mentale, sociale e non consiste soltanto nell’assenza di malattie o infermità. Il possesso del migliore stato di sanità che si possa raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ciascun essere umano, qualunque sia la sua razza, la sua religione, le sue opinioni politiche, la sua condizione economica e sociale. I Governi hanno la responsabilità della sanità dei loro popoli: essi per farvi parte devono prendere le misure sanitarie e sociali appropriate. In linea con la dichiarazione dell’OMS, le principali Convenzioni internazionali sanciscono il diritto alla salute come uno dei diritti fondamentali dell’individuo e delle collettività e la sua tutela uno dei doveri degli Stati. L’applicazione dei principi ivi stabiliti non è mai automatica, giacché si compongono in modo variegato fra di loro, creando anche situazioni apparentemente contraddittorie e conflittuali.


28 ottobre 2012. On line le Raccomandazioni del XII Congresso SIMM. Il 12 ottobre si è concluso il XII Congresso SIMM che si è svolto a Viterbo presso l’Università della Tuscia con il supporto della Azienda USL locale, del Comune e della Provincia. E’ stato caratterizzato da una imponente partecipazione (quasi 300 operatori sociosanitari provenienti da tutta Italia), da lavori molto intensi (dalle 8 del mattino alle 19) con importanti e documentati contenuti, dal messaggio del Ministro della Salute, prof. Balduzzi, che ha annunciato la trasmissione in Conferenza Stato-Regioni del documento con le indicazioni per una corretta ed omogenea applicazione della normativa sanitaria per stranieri e comunitari, dalle elezioni della cariche statutarie per il prossimo quadriennio. Di seguito riportiamo le Raccomandazioni finali del Congresso; nei prossimi giorni saranno disponibili anche altri documenti prodotti.

27 ottobre 2012. Circolare del Ministero Interno per l’iscrizione al SSN dei regolarizzandi. SIMMWEB qualche giorno fa ha dato ampio risalto al diritto all’iscrizione al SSN da parte dei regolarizzandi, coerentemente all’indicazione contenuta anche nel Documento inviato dal Ministro Balduzzi in Conferenza Stato-Regioni per una corretta applicazione in ambito sanitario delle norme per gli stranieri. Sullo stesso tema è uscita una circolare del Ministero dell’Interno che ha creato perplessità da parte degli esperti del settore. Ecco il parere di Salvatore Geraci, past president SIMM: “Personalmente non ritengo che debba essere il Ministero dell’Interno a stabilire le regole per l’assistenza sanitaria agli stranieri. Ogni volta che lo fa, crea confusione ed incertezze locali e certamente non aiuta il processo di inserimento e coesione sociale tanto necessario soprattutto in questa fase storica. Sembra che noi tutti siamo vittime di procedure burocratiche: il diritto è secondario alla possibilità di un computer di dare o non dare un codice!!! Ancora una volta il Ministero dell’interno, nel silenzio del Ministero della Salute, a sua volta sollecitato per tempo dal Tavolo tecnico interregionale sulla salute degli immigrati a dare disposizioni univoche in tutta Italia (disponendo di quell’azione di 'governance' che la SIMM invoca per il Ministero della Salute da tanto tempo), propone delle indicazioni assolutamente confusive. L’STP è un codice identificativo di prestazioni degli immigrati senza permesso di soggiorno, l’iscrizione al SSN è un’altra cosa! Se il problema è il rilascio del codice fiscale in assenza del permesso di soggiorno si 'forzi' questa procedura con accordi con l’Agenzia per le Entrate prevedendo un codice fiscale provvisorio o anche quello definitivo visto che sono persone con regolari documenti identificativi. Insomma, ancora un’occasione persa!”
Dello stesso parere molti tra gli addetti ai lavori e gli avvocati dell’ASGI.


22 ottobre 2012. Aperte le iscrizioni per la partecipazione al XX Corso base nazionale di Medicina delle Migrazioni. Come ogni anno, con il patrocinio SIMM, si svolgerà a Roma, dal 28 al 30 novembre 2012 il Corso base di Medicina delle Migrazioni. Giunto alla XX edizione questo corso ha introdotto al tema della salute dei migranti centinaia di operatori sanitari e sociali di vari contesti locali. Il Corso, coordinato da operatori con esperienza pluriennale nel campo della sanità delle migrazioni, è indirizzato a medici, personale infermieristico, assistenti sociali, operatori sociosanitari, mediatori culturali e altre figure professionali interessate a migliorare le loro conoscenze nella medicina delle migrazioni. È un Corso base, di primo livello, per condividere alcune acquisizioni indispensabili per ridurre barriere conoscitive, relazionali, organizzative e favorire un reale esercizio del diritto alla salute per tutti. Vuole essere anche un'occasione d'incontro tra diverse realtà ed esperienze, per cercare di condividere sollecitazioni ed approfondimenti, per pianificare un cammino d'integrazione anche in campo sanitario senza pregiudizi e semplificazioni.

Per informazioni ed iscrizioni:
dr. Gonzalo Castro Cedeno  -  tel. 06.445.47.91  -  fax  06.445.70.95
Via Marsala, 103     00185 Roma
e-mail:    g.castrocedeno@areasanitaria.it


15 ottobre 2012. Notizie ANSA: regolarizzazione e iscrizione al SSN. (I) Gli immigrati irregolari in Italia i cui datori di lavoro hanno presentato domanda di regolarizzazione, nell'ambito della prevista 'finestra' di un mese che scade alle 24 di oggi, potranno iscriversi al Sistema sanitario nazionale e usufruire delle prestazioni in attesa che la pratica di regolarizzazione venga definitivamente espletata. Lo prevede, secondo quanto si apprende, il documento per la corretta applicazione della normativa dell'assistenza sanitaria alla popolazione straniera del ministro Renato Balduzzi (ANSA).

(II) Il documento è stato trasmesso lo scorso 12 ottobre alla Conferenza Stato-Regioni dal ministro della salute Renato Balduzzi. La "finestra" di un mese concessa ai datori di lavoro per mettere in regola i lavoratori stranieri in nero scade oggi, e finora sarebbero poco più di 93mila le domande pervenute online al sito del Viminale. Nel documento, sempre secondo quanto si apprende, è prevista l'iscrizione obbligatoria al Ssn per i soggetti "in attesa di regolarizzazione", e si specifica che si tratta di una "iscrizione temporanea, in attesa della definizione della pratica, per coloro che hanno fatto domanda di regolarizzazione o emersione dal lavoro irregolare". La Regione Piemonte ha già attivato tale procedura, che prevede che il cittadino immigrato, e che abbia fatto domanda di emersione, possa richiedere il codice fiscale da presentare - insieme alla domanda di regolarizzazione e ad un certificato che ne attesti il domicilio - alla Asl per iscriversi al Ssn. Il documento prevederebbe inoltre la possibilità per alcune tipologie di cittadini comunitari di usufruire di una copertura assicurativa pubblica iscrivendosi volontariamente, previo il pagamento di una quota definita, al Ssn. Prevista, secondo quanto appreso, pure l'estensione su tutto il territorio nazionale di un particolare codice, già attivato in 12 Regioni, che dà la possibilità ai cittadini comunitari in condizioni di particolare fragilità e povertà di accedere a prestazioni sanitarie essenziali anche se non urgenti. Il codice é erogato dalle Asl ed è denominato ENI (Europeo Non Iscritto) (ANSA).

(III) Il documento del ministro della Salute Renato Balduzzi sull'assistenza sanitaria alla popolazione straniera, "se verrà approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, pone rimedio a un problema che emerge: la difformità di applicazione delle norme tra le varie regioni". E' positivo il giudizio del past president della Società italiana di Medicina delle migrazioni (Simm), Salvatore Geraci, sul documento all'esame della Conferenza Stato-Regioni. "Nella vita quotidiana infatti - rileva Geraci - c'é una difformità enorme nell'applicazione delle norme in materia sanitaria nei confronti dei cittadini stranieri; una lacuna che dovrebbe essere colmata appunto da questo documento, che garantisce l'accesso al Sistema sanitario nazionale a tutti i cittadini presenti sul territorio italiano, conformemente al mandato costituzionale". In pratica, spiega Geraci, "si danno indicazioni per rendere uniformi sul territorio nazionale le norme sull'assistenza sanitaria per extracomunitari e comunitari. Ciò a fronte del fatto che le Regioni, nella loro autonomia, hanno diversificato l'erogazione dei diritti assistenziali a tali cittadini, a volte in modo anche inadeguato" (ANSA).


12 ottobre 2012. Ministro Balduzzi annuncia documento su assistenza salute migranti. Il Comunicato stampa del Ministero della Salute n°206 annuncia che il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, ha trasmesso in data 12 ottobre 2012 alla Conferenza Stato-Regioni un Documento per la corretta applicazione della normativa dell'assistenza sanitaria alla popolazione straniera. Il Ministro lo ha annunciato in un videomessaggio al XII Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, in corso a Viterbo, al quale era prevista la sua partecipazione poi annullata per impegni istituzionali.


9 ottobre 2012. Conferenza stampa sul XII Congresso SIMM.


6 ottobre 2012. Notizia ANSA. Balduzzi: "Pronto il documento per assistenza immigrati." ''Siamo riusciti finalmente ad arrivare alla fine di un documento di indirizzo per riuscire, in un accordo Stato-Regioni, a migliorare alcuni profili problematici nell'assistenza sanitaria agli immigrati''. Lo ha detto a Brescia il ministro della salute Renato Balduzzi. ''La prossima settimana, a Viterbo, si terra' il congresso annuale della Societa' Italiana Medicina delle Migrazioni dove, se riusciro' a presenziare, - ha specificato il ministro - vorrei annunciare ufficialmente che siamo arrivati, dopo un percorso lungo, alla redazione di quel documento che e' molto atteso da parte di chi opera sul terreno dell'assistenza sanitaria agli immigrati''.


5 ottobre 2012. In Piemonte luci ed ombre sull’assistenza agli immigrati. All’indomani (2 luglio 2012) del recepimento formale del documento “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l'assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome italiane” (Deliberazione della Giunta Regionale n. 24-4081) che fa della Regione Piemonte una delle prime realtà italiane ad aver fatto proprio, quasi integralmente, quanto proposto dalla Commissione salute (tavolo tecnico “Immigrazione e servizi sanitari”), è stato pubblicato “La salute come diritto fondamentale: una ricerca sui migranti a Torino”, un rapporto curato dal Laboratorio dei diritti fondamentali diretto dal professor Vladimiro Zagreblesky, già giudice della corte europea dei diritti dell’uomo. Si tratta del primo lavoro di questo Laboratorio, fondato nel 2011. I temi trattati ricoprono praticamente tutto lo spettro delle questioni relative alla salute e ai migranti a Torino: dagli aspetti normativi all’“offerta di salute”, dalle cause di ricovero alle malattie infettive e allo stato di salute mentale, dall’analisi delle difficoltà di accesso al servizio sanitario nazionale fino a quella sulle condizioni sottostanti al diritto alla salute, quali l’istruzione, il reddito, il genere, la provenienza. Il quadro che ne emerge viene definito dagli autori “a luci ed ombre”. I centri ISI, che forniscono assistenza anche ai migranti irregolari, sono ad esempio riconosciuti come strumenti importanti sul versante del diritto alla salute, mentre altrettanto non si può dire per la pratiche amministrativo-buraocratiche che talvolta rappresentano un vero e proprio ostacolo ad accedere a prestazioni sanitarie di cui i migranti avrebbero diritto. Particolarmente critica la situazione dei richiedenti asilo e dei profughi in genere. Una ulteriore riflessione è stata portata avanti a Torino in un incontro organizzato dal GrIS Piemonte dal titolo significativo che ha voluto offrire agli operatori informazioni e chiavi di lettura della normativa attuale in un ottica di accoglienza ed inclusione.


1 ottobre 2012. Un articolo di Salute Internazionale. Controriforma sanitaria in Spagna. Nel mirino anche gli immigrati.


11 settembre 2012. La SIMM invia una lettera di sostegno formale a Medicos del Mundo spagnolo.


4 settembre 2012. Nel Lazio le madri comunitarie di minori italiane saranno iscritte al SSN. Con una Nota del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale della Regione Lazio (prot. 152490 DB/08/15 dell'8 agosto 2012), viene esplicitato che tra i "soggetti aventi diritto all’iscrizione obbligatoria sono state ricomprese le cittadine comunitarie madri di minori italiani". Ciò colma una lacuna del Dlgs 30/07 e della nota del Ministero della Salute n. DG RUERI/II/I2712/I.3.b in cui si fa riferimento a madri comunitarie "a carico" di cittadini italiani escludendo di fatto un ambito di criticità importante come le madri di neonati e bambini italiani. Già in sede di Commissione salute della Conferenza delle Regioni è stato approvato il documento elaborato dal tavolo Tecnico Interregionale “Immigrati e Servizi Sanitari” dal titolo “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province autonome italiane” che conteneva tale interpretazione. Questo documento è in attesa di approvazione in Conferenza Stato Regioni.


3 settembre 2012. Ancora sull'iniqua legge spagnola. La nuova legge, che secondo le stime colpirà circa 150.000 stranieri in situazione irregolare, lascia la possibilità di accedere ai servizi di urgenza (e mantiene l’assistenza per donne in gravidanza e minori). Il Governo del conservatore Partido Popular ha aperto la possibilità dell’apertura di polizze speciale da parte delle 17 comunità autonome: si tratterebbe di una specie di assicurazione per accedere ai servizi per i quali finora bastava solo essere domiciliati in Spagna. Il costo sarebbe di 710 euro all’anno che salgono a 1.864 se la persona interessata ha più di 65 anni. Ma l’opposizione alla legge non arriva solo dalle ong e dai professionisti del settore: quattro comunità autonome – Andalusia, Canarie, Paese Basco e Asturie – hanno dichiarato che continueranno a garantire l’assistenza sanitaria di base. Anche la Catalogna e la Galizia hanno dichiarato che continueranno a fornire assistenza alle persone senza risorse economiche. Per i detrattori della norma il rischio è che si crei uno “spezzettamento” del sistema sanitario nazionale, con 17 norme diverse. E il timore è che sia anche il primo passo per restringere l’accesso ad altri settori della popolazione. (redattore sociale - mp)


1 settembre 2012. Mobilitazione in Spagna contro la legge che esclude gli immigrati senza permesso di soggiorno dalle cure mediche. Lo scorso 17 maggio, il Parlamento spagnolo ha approvato la nuova riforma sanitaria contenuta nel Regio Decreto Legge 16/2012. Dal 1° settembre, gli stranieri irregolari presenti sul territorio spagnolo non potranno accedere gratuitamente alle cure sanitarie a meno che non abbiano carattere di emergenza o non siano relative alla gravidanza e al parto. Già Amnesty International aveva raccolto oltre 35.000 firme in una petizione in cui si chiedeva a tutti i gruppi parlamentari di non approvare la riforma. “Crediamo che limitare l’attenzione sanitaria delle persone immigrate in situazione irregolare alla modalità di urgenza e di assistenza alla gravidanza, parto e post-parto, limita il diritto alla salute di questa popolazione, mettendola anche in pericolo di vita, e può avere un impatto grave su migliaia di persone che soffrono di malattie croniche”. Molte associazioni mediche e non solo, si stanno mobilitando contro questa norma. In particolare Medicos del Mundo ha avviato una campagna di sensibilizzazione contro il provvedimento e di obiezione di coscienza professionale. La SIMM sostiene i colleghi spagnoli e aderisce alla mobilitazione già all’interno della rete Picum di cui fa parte, ed anche con eventuali iniziative che si riterranno opportune.

 

• Vai al sito di Medici del Mondo spagnoli

• Vai al sito della Campagna

• Scarica il Manifesto della Campagna

• Articolo melting pot del 3 settembre 2012

• Articolo El Pais del 31 agosto 2012

• Articolo Presseurop del 31 agosto 2012

• Articolo La Razon del 10 agosto 2012

Decreto sulla sostenibilità del Sistema sanitario nazionale spagnolo




27 agosto 2012. Lettera del Presidente in vista del XII Congresso SIMM di Viterbo 10-13 ottobre 2012. La SIMM è una Società Scientifica che conta 426 iscritti attivi con 345 medici tra psichiatri, pediatri, epidemiologi, infettivologi, ginecologi, medici di medicina generale, internisti, dermatologi, cardiologi, gastroenterologi, nefrologi, medici del lavoro e poi ostetriche, psicologi, antropologi, infermieri ed assistenti sociali, educatori, farmacisti, mediatori culturali, sociologi, nonché amministratori, avvocati, sacerdoti, giornalisti, consulenti familiari e perfino geologi. Una grande ricchezza che solo noi abbiamo e di cui dobbiamo essere fieri e premurosi custodi. E’ un’associazione che si è riorganizzata molto sotto l’aspetto scientifico mediante la creazione di un Comitato tecnico-scientifico, ramificata e rappresentata nelle unità territoriali (GrIS) che hanno una prevalente azione di advocacy; anche la dimensione della Formazione sta assumendo sempre più un ruolo primario e strategico e per favorire la partecipazione attiva degli iscritti e non solo, stiamo cercando di valorizzare e rilanciare i Gruppi di Lavoro come forma di approfondimento e scambio tra i soci liberamente riuniti attorno a temi di comune interesse. Il nostro XII Congresso sarà anche occasione di continuare questo percorso.
Allegato


Convocazione Assemblea Ordinaria dei Soci SIMM a Viterbo durante il Congresso Nazionale. L’Assemblea Ordinaria dei Soci è convocata a Viterbo presso l’Auditorium dell’Universita’ della Tuscia il giorno 11 Ottobre 2012 alle ore 14.00 e, in seconda convocazione alle ore 15.00, con il seguente ordine del giorno:

  1. Comunicazioni del Presidente
  2. Approvazione Bilancio consuntivo anno 2011
  3. Approvazione Bilancio preventivo anno 2012
  4. Elezioni per rinnovo cariche sociali
  5. Varie ed eventuali

Allegati


Elezioni per rinnovo cariche sociali. Nel corso dell’Assemblea Ordinaria, ci sarà il rinnovo delle cariche sociali della SIMM. Tra le novità previste dallo Statuto e dal Regolamento, c’è la possibilità della presentazione formale delle candidature.Tutti i soci che intendono candidarsi alle cariche sociali devono:

  1. essere in regola con il versamento delle quote sociali ed essere iscritti al libro dei soci SIMM almeno dall’anno precedente;
  2. inviare almeno 30 giorni prima dell’Assemblea la propria candidatura indicando la carica per cui si propongono, corredata da un breve e specifico curriculum;
  3. la candidatura deve essere sostenuta da un gruppo di almeno 5 soci in regola con le quote associative (ogni socio può sostenere al massimo una sola candidatura a Presidente, 5 candidature a Consigliere e 2 candidature a Revisore);
  4. ogni candidato deve sottoscrivere l'accettazione della propria candidatura;
  5. il curriculum di ogni candidato sarà pubblicato sul sito SIMM almeno 15 giorni prima dell’Assemblea;
  6. le cariche di Presidente, membro del Consiglio di Presidenza e del Collegio dei revisori dei conti sono incompatibili con cariche rivestite nei partiti politici a livello nazionale e con cariche istituzionali nel governo nazionale e nelle giunte regionali.

Chi intenda candidarsi deve compilare la dichiarazione di Candidatura come da fac-simile e inviarla, sottoscritta, alla segreteria nazionale (all’indirizzo mail s.laplaca@simmweb.it oppure via Fax 0916552846) entro l’11 settembre 2012.

Allegati


Dal 30 luglio 2012 le iscrizioni al XII Congresso si effettuano attraverso l’Agenzia AS EVENTI Srl. Tel. 0761-354271 – 393-1248223 e-mail: congressosimm@gmail.com - fax 1782215306

ATTENZIONE: per ragioni di sicurezza le iscrizioni saranno bloccate appena arriveranno a 270 persone. Al 30 luglio sono arrivate circa 210 adesioni.

Le quote per l'iscrizione al Congresso SIMM sono state così stabilite:

  • Iscrizioni per soci SIMM: 80,00 euro
  • Iscrizione per i soci SIMM - studenti senza reddito: 40,00 euro
  • Iscrizione per non soci: 130,00 euro
  • Iscrizione per non soci SIMM - studenti senza reddito: 80,00 euro

Si ricorda ai soci che per aggiornare la quota associativa (o iscriversi) va utilizzata l’apposita cedola scaricabile qui sotto e va inviata con l’attestazione di pagamento alla sede della SIMM: info@simmweb.it - fax 06.4457095.


ACCOGLIENZA. La SIMM ha stipulato una convenzione con il Gruppo Balletti Hotels & Resorts per un’accoglienza a prezzi vantaggiosi. La strutture disponibili sono Hotel Balletti Palace**** nella città di Viterbo e Balletti Park Hotel**** di San Martino al Cimino. Per i Congressisti che volessero prenotare sono state riservate delle stanze a 50,00 euro a notte (DUS doppie uso singolo -  con colazione e wifi gratuito - camera doppia 90,00 euro a notte).

L’Hotel Balletti Palace di Viterbo è adiacente alle mura cittadine e a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Porta Fiorentina. Per la sede del Congresso da piazzale Gramsci, davanti alla stazione, prendere l'autobus 11 in direzione Porta Romana. Oppure a piedi attraversando il centro o costeggiando le mura (1,8 Km: 20-25 minuti). http://www.balletti.com/palace-hotel.html

Il Balletti Park Hotel di San Martino al Cimino si trova a meno di 6 Km dalla sede del Congresso a Viterbo che è raggiungibile comodamente in auto (questo sito è consigliato a chi viene in auto o a nuclei familiari). Gli ospiti possono alloggiare in camere di hotel o in villini dislocati nel parco. http://www.balletti.com/park-hotel.html


Come raggiungere Viterbo: Viterbo è situata in Alto Lazio, a 80 km. da Roma, a 229 km. da Firenze, a 105 km. dall’aeroporto internazionale di Fiumicino, e a 28 km da Orte.

IN AEREO: Dall’aeroporto si può raggiungere Viterbo prendendo un treno per Orte (2 ore e 13 minuti di percorrenza). Dalla stazione di Orte ogni 30 minuti è disponibile un servizio bus per Viterbo con arrivo presso il capolinea. In alternativa è possibile, dalla stazione ferroviaria di Roma Fiumicino prendere il treno per raggiungere Roma Ostiense (30 minuti di percorrenza). Da Roma Ostiense prendere poi un treno per Viterbo (1 ora e 54 minuti di percorrenza). Per gli orari si prega di consultare il sito delle ferrovie di Stato www.ferroviedellostato.it

DA ROMA IN AUTO: scegliendo le strade statali, immettersi nella Cassia bis (SS2) fino a Viterbo. Seguire per la stazione di Porta Romana e poi prendere la prima dx in via Santa Maria in Gradi (sede del Congresso). Dall’autostrada A1: uscita Orte, da Orte prendere la superstrada per Viterbo uscita Viterbo Nord.

DA ROMA IN TRENO: Dalla stazione Roma Ostiense partono regolarmente treni per Viterbo (circa due ore il tempo di percorrenza). In alternativa, da Roma Termini partono, quasi ogni ora, treni diretti al nord con fermata a Orte (40 minuti circa il tempo di percorrenza). Dalla stazione di Orte ogni 30 minuti è attivo un servizio bus per Viterbo.

Per ulteriori informazioni ed eventuali altre esigenze è possibile consultare la Segreteria Organizzativa: Agenzia AS EVENTI Srl. Tel. 0761-354271 – 393-1248223 e-mail: congressosimm@gmail.com - fax 1782215306


15 giugno 2012. Nasce il GrIS Calabria. Nel marzo 2012, alcuni sacerdoti della Pastorale della salute, di Migrantes e della Caritas della Calabria, hanno manifestato preoccupazione per la difficoltà diffusa da parte degli immigrati di accedere ai servizi sanitari locali: cattiva informazione, pregiudizi diffusi ma anche non applicazione delle normative nazionali e diritti calpestati. Questa osservazione “di campo” conferma la debolezza delle politiche sanitarie locali calabresi sul tema della tutela sanitaria degli immigrati emersa dalla ricerca patrocinata dalla SIMM e presentata in un convegno all’Istituto Superiore di Sanità nel giugno 2010 (scarica riassunto e link per l’intera ricerca). Tale "grido di allarme" è stato colto da alcuni operatori sanitari del privato sociale e del pubblico che hanno deciso di dar vita ad una rete locale per avviare percorsi di condivisione delle conoscenze, advocacy ed inclusione. Alla presenza del presidente SIMM, dr. Mario Affronti, e del coordinatore nazionale GrIS, dr. Salvatore Geraci, in una partecipata assemblea, con operatori provenienti da varie parti della regione, presso il salone teatro della chiesa di S. Agostino di Reggio Calabria, si è deciso di dar vita al GrIS Calabria. Prossimi appuntamenti saranno il Congresso SIMM di Viterbo (10-13 ottobre 2012) ed una nuova assemblea regionale a Lamezia Terme entro la fine dell’anno. In questa fase si cercherà di far crescere la rete e di raccogliere le criticità del sistema.

Chi vuole aderire al GrIS Calabria può segnalare la sua mail a: coordinamento.gris@simmweb.it


19 maggio 2012. Aperte le iscrizione ad un corso a Roma sulla salute dei rom patrocinato dalla SIMM. I rom della ex-Jugoslavia, emigrati in Italia a partire dagli anni '70 per motivi economici e in ondate successive negli anni '90 in seguito ai conflitti nei Balcani, ad oggi risiedono nel nostro Paese da più di trent'anni, con figli (e nipoti) nati perlopiù in Italia. Ciò nonostante, molti di loro non hanno ottenuto la cittadinanza e permangono in uno stato giuridico di assoluta incertezza. I rom slavi generalmente sono considerati il "popolo dei campi", poiché abitano negli insediamenti attrezzati e semi-attrezzati allestiti dal Comune di Roma, anche se alcune famiglie, non avendo ancora trovato una collocazione stabile, vagano per la città spostandosi di volta in volta in accampamenti di fortuna. La lunga permanenza nei campi li ha resi per molti aspetti dipendenti dalle politiche assistenzialiste, accentuando la loro condizione di esclusione sociale. In questo scenario è stato realizzato, con la collaborazione della SIMM – GrIS Lazio, il progetto “ROMa: mediazione socio-sanitaria come percorso di inclusione dei rom nella città di Roma” rivolto alle comunità rom di cittadini dei paesi non UE residenti in uno specifico territorio della città di Roma. Finalità del progetto è stata quella di favorire l’integrazione dei cittadini rom provenienti da Paesi non UE, migliorando l’informazione e l’orientamento ai servizi locali socio-sanitari e, nel contempo, formando e sensibilizzando le istituzioni sanitarie pubbliche, in un’ottica di promozione del dialogo interculturale e mediazione tra la società ospitante e la collettività straniera. Per tale motivo si svolgerà un Corso di formazione "La salute per i rom. Tra mediazione e partecipazione" a Roma nei giorni 6, 7 e 27 giugno 2012. È stato richiesto l'accreditamento ECM per 100 iscritti medico e infermiere e psicologo e l'accreditamento all'Ordine Regionale Assistenti Sociali (CROAS) per la figura professionale di Assistente Sociale.


16 maggio 2012. Personale sanitario, cervelli in fuga tra Sud e Nord del mondo. La società civile presenta le sue raccomandazioni per consolidare l’impegno che l’Italia ha assunto con l’adesione al Codice di Condotta dell’OMS.


11 maggio 2012. La SIMM incontra il Ministro della salute Balduzzi. Il Ministro della salute, prof. Renato Balduzzi, ha incontrato una delegazione della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni guidata dal Presidente dr. Mario Affronti. Lo scenario di crescenti disuguaglianze nella garanzia del diritto costituzionale alla tutela della salute, tra regioni e regioni, ed all’interno della stessa regione, ha motivato la presentazione di due proposte concrete:
•    cercare una uniformità dell’applicazione della normativa nelle varie realtà locali in un ottica di inclusione e non discriminazione a partire dalle indicazioni predisposte da un tavolo tecnico e che gli assessori alla sanità hanno già approvato;
•    garantire il pediatra di libera scelta per ogni bambino indipendentemente dallo status giuridico così come proposto congiuntamente alla SIMM dalle principali società scientifiche pediatriche e in coerenza con la legge italiana che da venti anni ha ratificato la Convenzione Internazionale per i diritti del fanciullo.
Il ministro ha colto molto favorevolmente tali sollecitazioni condividendo la necessità di costruire una capacità di governance (collegamento tra le esperienze, monitoraggio degli interventi attraverso l’implementazione di indicatori) della tutela della salute degli stranieri. Infine il ministro di buon grado ha accettato l’invito al XII Congresso della SIMM che si svolgerà a Viterbo dal 10 al 13 ottobre 2012.


10 maggio 2012. Presentazione Abstract. Tutti coloro che hanno intenzione di presentare un Abstract devono compilarlo sulla scheda presente al link sottoindicato ENTRO il 30 giugno 2012. Prima di accedere alla scheda si consiglia di verificare che il testo (obiettivi, metodi, risultati, conclusioni) non ecceda le 500 parole; gli Abstract non prevedono bibliografia. Si precisa che ad ogni abstract deve corrispondere una nuova iscrizione al Congresso di almeno un coautore (lo stesso autore può quindi essere presente in più contributi solo se per ognuno di essi c’è almeno una ‘nuova’ iscrizione al Congresso). Per l’iscrizione si deve scaricare e compilare la scheda apposita. Entro il 31 luglio 2012 il Comitato Scientifico provvederà a comunicare al coautore indicato per la corrispondenza l’eventuale accettazione in forma di Comunicazione o di Poster; si precisa che è intenzione del Comitato scientifico pubblicare tutti gli Abstract ricevuti sugli Atti del Congresso.


8 maggio 2012. Invito al Workshop "Personale sanitario per tutti" il 16 maggio a Roma. La SIMM, uno degli enti promotori del “Manifesto per il rafforzamento del personale sanitario” (www.manifestopersonalesanitario.it), invita ad un momento di confronto sull'applicazione in Italia del Codice di condotta per il reclutamento internazionale del personale sanitario dell'OMS. Questo importante Codice internazionale affronta la crisi in questione in chiave di salute globale, guardando non solo a quanto avviene nel Sud del mondo, dove la crisi è più grave, ma anche alla crescita del fabbisogno di operatori sanitari in Italia, e ai fenomeni migratori legati a questa crescita. Il workshop che si terrà a Roma, Mercoledì 16 maggio 2012, 10:30-16:30, Sala ENPAPI, Via Farnese 3, sarà anche occasione per aprire un dibattito sulla possibilità di affrontare la crisi globale del personale sanitario adottando una politica cooperativa comune, che metta in coerenza le strategie e il lavoro di soggetti del mondo della cooperazione internazionale, delle migrazioni e della sanità. L’auspicio è che da un lato l’Italia investa maggiori risorse nella formazione di un numero sufficiente di operatori, dall’altro che siano garantiti i diritti del personale sanitario straniero attivo in Italia e rafforzati i sistemi sanitari di origine. Il seminario è uno degli appuntamenti della campagna “Manifesto per il rafforzamento del personale sanitario” promossa da: AMREF Italia, Associazione Medici di origine Straniera in Italia-AMSI, Centro Studi di Politica Internazionale-CeSPI, Federazione Nazionale Collegi Infermieri-IPASVI, Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri-FNOMCeO, Osservatorio Italiano sulla Salute Globale-OISG, Società Italiana di Medicina delle Migrazioni-SIMM.
E’ gradita la conferma della partecipazione. Scrivere a:
Ufficio stampa: Valeria Confalonieri manifestosanitario@amref.it


5 giugno 2012. Presentato il V Rapporto CRC sulla condizione dei minori in Italia. Aumento della povertà, della dispersione scolastica, del lavoro minorile e dell’esclusione sociale. Sono i drammatici effetti della crisi, e del progressivo calo di risorse destinate alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza, che sta soffocando i diritti di molti bambini d’Italia. Per questo il Gruppo CRC, di cui la SIMM fa parte, chiede al Governo di approvare un Piano straordinario nazionale di contrasto alla povertà minorile e di valutare l’impatto che le politiche economiche e le riforme legislative hanno sui più giovani. Il Rapporto dedica attenzione anche ai minori stranieri in Italia. In particolare approfondisce il tema della protezione e dell’accoglienza dei minori non accompagnati, che al 31 dicembre 2011 risultavano essere 7.750 di cui 1.791 irreperibili. Oltre alla mancanza di un sistema nazionale di accoglienza, il Rapporto segnala alcuni casi in cui i minori sono stati accolti in modo inadeguato, hanno vissuto in condizioni di promiscuità con gli adulti, privati di adeguate cure e della libertà personale. Nel documento, il Gruppo CRC affronta poi l’annosa questione del diritto di cittadinanza dei minori stranieri nati in Italia o giunti nel nostro Paese in tenera età, raccomandando al Parlamento una riforma della Legge 91/1992 per agevolarne l’acquisizione. Infine, il Gruppo CRC raccomanda al Ministero della Salute di recepire quanto gli operatori di settore ed i tecnici delle Regioni propongono e cioè di prevedere l’iscrizione obbligatoria al SSN, o almeno garantire il Pediatra di libera scelta e il Medico di medicina generale a tutti i minori stranieri presenti sul territorio nazionale, a prescindere dalla loro condizione giuridica.


11 aprile 2012. Il Presidente Affronti scrive ai soci SIMM. Prime notizie sul Congresso SIMM. “ … Per il prossimo Congresso (ndr: 10-13 ottobre 2012 a Viterbo) abbiamo già una bozza di programma con 5 sessioni dedicate rispettivamente alla ‘salute dei lavoratori’, alla ‘salute dei detenuti e dei trattenuti nei CIE’, alla ‘salute mentale’, ai ‘giovani immigrati di II generazione’ ed alle ‘reti locali’: i nostri GrIS e non solo. … E’ il primo Congresso che organizziamo al di fuori della Sicilia; come era facile prevedere, non mancano difficoltà a reperire le risorse che ci possano consentire di organizzarlo sobriamente e dignitosamente; questo anche perché la democratica e fertile discussione emersa al Congresso di Palermo in merito all’eticità delle sponsorizzazioni (formalizzata con la lettera a me indirizzata), ci responsabilizza ulteriormente nel reperire finanziamenti coerenti ai principi che informano la nostra Società scientifica e a escludere case farmaceutiche e fondazioni bancarie tradizionali. Stiamo cercando di coinvolgere gli Enti Locali ma ciò risulta molto difficile visto il periodo di crisi, per tale motivo siamo stati costretti a ripensare le quote di partecipazione al Congresso nell’eventuale ottica dell’autofinanziamento: l’iscrizione al Congresso è stata stabilita a 130,00 euro; per i soci della SIMM costerà 80,00 euro con la possibilità di preiscrizione a 60,00 euro entro il 31 maggio …”


11 aprile 2012. Altre due iniziative con la partecipazione della SIMM.



10 aprile 2012. Parte una prima verifica di standard per servizi Migrant-friendly. La Task Force sui servizi sanitari Migrant-friendly (HPH-TF MFCCH) ha elaborato un set di standard per misurare la capacità delle aziende sanitarie di fornire servizi ai migranti e al resto della popolazione in modo equo e accessibile. Si tratta di uno strumento di autovalutazione che permette ai servizi di individuare e monitorare le aree di criticità e di predisporre azioni di miglioramento. Dopo un lavoro di oltre un anno, il gruppo internazionale ha predisposto un primo set di standard (Preliminary Standard) che ora devono essere "messi alla prova" dagli operatori e nei servizi. A questo scopo abbiamo avviato un percorso chiamato "Pilot-test" finalizzato a coinvolgere ospedali e servizi sanitari in vari paesi europei ed extra-europei. Il percorso dura circa 3 mesi e richiede alle aziende coinvolte di fare una valutazione degli standard utilizzando una specifica scheda (Review Form). Si richiede quindi, non di applicare gli standard, ma di farne una verifica rispetto ai criteri di chiarezza, applicabilità e rilevanza nelle aziende sanitarie. E' quanto mai auspicata una partecipazione numerosa di aziende sanitarie e servizi italiani (gli standard possono essere utilizzati in contesti assistenziali diversi, non solo ospedalieri).

 


5 aprile 2012. La SIMM promuove il “Manifesto per il rafforzamento del personale sanitario”. AMREF Italia Onlus, l’Associazione Medici di origine Straniera in Italia-AMSI, il Centro Studi di Politica Internazionale-CeSPI, la Federazione Nazionale Collegi Infermieri-IPASVI, la Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri-FNOMCeO, l’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale-OISG e la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni-SIMM pubblicano oggi il “Manifesto per il rafforzamento del personale sanitario”, per monitorare l’applicazione in Italia del Codice di Condotta sul Reclutamento Internazionale di Personale Sanitario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), approvato nel maggio 2010. In Italia non ci sono operatori sanitari in numero sufficiente per far fronte all’invecchiamento della popolazione, al prossimo pensionamento di molti professionisti e ai mutati modelli di cura. Del resto la carenza di personale sanitario è globale e si manifesta in forme drammatiche in molti paesi del Sud del mondo. Il reclutamento unilaterale di operatori sanitari qualificati all’estero, praticato da molti paesi europei, Italia compresa, non può essere una soluzione senza una politica cooperativa comune. Il Codice di Condotta sul Reclutamento Internazionale di Personale Sanitario dell’OMS mira ad evitare che la concorrenza internazionale in materia di “attrazione di personale sanitario” si faccia a spese dei paesi a risorse più scarse. Su impulso di un gruppo di organizzazioni impegnate a diffondere il Codice di Condotta in Italia, nasce il “Manifesto per il rafforzamento del personale sanitario” che si pone l’obiettivo di sostenere il monitoraggio dell’applicazione del Codice e promuovere a livello nazionale il dibattito ad esso collegato. L’auspicio è che da un lato l’Italia investa maggiori risorse nella formazione di un numero sufficiente di operatori, per rispondere in modo autonomo ai propri bisogni di personale sanitario senza ricorrere al reclutamento attivo di operatori nei paesi che già ne hanno una grave scarsità; dall’altro che siano garantiti i diritti del personale sanitario straniero attivo in Italia e nello stesso tempo rafforzati i sistemi sanitari di origine attraverso interventi di cooperazione internazionale. Si invitano organizzazioni, enti ed associazioni ad aderire al Manifesto.


18 marzo 2012. Presentato il nuovo Rapporto del Punto di Contatto Italiano della Rete Europea Migrazioni. Il quarto Rapporto EMN Italia comprende i risultati dei due studi monografici realizzati nel corso del 2011: Le politiche dei visti come canale migratorio e Risposte pratiche all’immigrazione irregolare. Ciascuna parte è preceduta da annotazioni metodologiche e analizza diverse fonti di tipo politico-istituzionale, statistico e scientifico. L’ampia documentazione statistica riporta una serie di dati inediti, contestualizzati anche a livello di singoli Paesi, messi a disposizione da Eurostat e, in Italia, dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell’Interno. Per quel che concerne le definizioni terminologiche, il Rapporto fa ampio riferimento al Glossario Migrazione e Asilo, uno strumento di lavoro curato dalla rete EMN (con la partecipazione della SIMM) per favorire una comunicazione corretta sulla migrazione e l’asilo e presentato nella versione italiana nel giugno 2011. Il volume è stato redatto mentre si è determinata l’evoluzione geopolitica nell’area nordafricana e si presenta come uno strumento per darne una lettura realistica.


18 marzo 2012. Immigrazione, fine di un’illusione: anche gli immigrati invecchiano. Scrive Mattia Rosini su www.west-info.eu: Sorpresa! Anche gli immigrati invecchiano. La vulgata comune che li vuole eterni giovani, senza famiglia, in cerca di lavoro é quanto mai fuorviante. La conferma arriva dalla Germania. Dove gli over 65 non-autosufficienti di origine straniera rappresentano quasi il 9% del totale. In termini assoluti hanno superato ormai quota 200.000. Una vera e propria minoranza nella minoranza, spesso sconosciuta. Tanto ai media, quanto alle istituzioni pubbliche. Tant’è che, ad esempio, oltrereno ben il 75% di loro non riceve nessuna assistenza medica. Né presso le strutture ambulatoriali, né tantomeno a domicilio. Non perché non ne abbiano diritto. Ma semplicemente perché, complici le difficoltà linguistiche, spesso non riescono a venire a capo dei complicati iter burocratici necessari per ottenere le cure che spettano loro. Un problema che, secondo l’Ufficio Federale per le Migrazioni, può essere superato solo ampliando le offerte di “servizi sanitari multiculturali”. Il che significa, in primis, formare e/o assumere personale ad hoc in grado di relazionarsi con questa speciale categoria di utenti.


17 marzo 2012. Lezioni sul web per mediatori e operatori che si occupano di immigrazione. L'iniziativa, progetto MEDIATO, promossa dall'Osservatorio sull'Immigrazione in Piemonte - IRES Piemonte e dall'ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) in collaborazine con l'A.M.M.I. (Associazione Multietnica Mediatori Interculturali) ha l'obiettivo di migliorare la qualità e l'accessibilità delle informazioni per i cittadini stranieri e per gli operatori in relazione con utenti stranieri. In particolare si pone l'obiettivo di accrescere la formazione tecnico giuridica e l’aggiornamento dei mediatori culturali attivi sul territorio della Provincia di Torino e di promuovere la creazione di una comunità di pratiche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e di prassi innovative di scambio di informazioni.
Progetto MEDIATO
Aggiornamenti professionali in materia di immigrazione dal tema:
•    La normativa in materia di ingresso e soggiorno in particolare per lavoro e ricongiungimento familiare  - video lezione tenuta dall’Avv. L. Furno
La lezione affronta una serie di problematiche relative all'ingresso in Italia per motivi di lavoro e ricongiungimento familiare nonchè al rilascio ed al rinnovo del permesso di soggiorno in generale ed in particolare per motivi familiari, lavoro e disoccupazione ed infine in merito al rilascio del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo con indicazione delle soluzioni fornite dalla recente giurisprudenza.
•    Diritto sanitario e previdenziale - video lezione tenuta dall’Avv. N Ghirardi
La lezione affronta una serie di problematiche relative all'accesso al diritto sanitario e previdenziale dei cittadini stranieri in Italia e alle tipologie di permesso di soggiorno riconducibili a motivi di salute del cittadino straniero e dei suoi familiari.


16 marzo 2012. Una primavera di formazione per i GrIS e la SIMM. Si moltiplicano in Italia le iniziative, alcune organizzate direttamente dai GrIS, altre sostenute dalla SIMM, per far conoscere i temi della salute degli immigrati. Segnaliamo in particolare quattro incontri dove i temi di fondo sono quelli del diritto e delle politiche per la salute.


12 marzo 2012. Appello al Governo per i migranti giunti dalla Libia. Il Tavolo Asilo, un forum informale delle maggiori organizzazioni italiane attive nel campo dell’asilo e della protezione dei richiedenti asilo e rifugiati, coordinato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e di cui fa parte la SIMM, ha presentato oggi, insieme ad un gran numero di altre associazioni, enti locali ed  enti di tutela operanti in questo campo, un appello al governo affinché si trovino al più presto delle soluzioni per i migranti, richiedenti asilo e rifugiati di vari paesi giunti in Italia nel 2011 a causa del conflitto in Libia. Lo scorso anno oltre 1,3 milioni di persone di varie nazionalità hanno lasciato la Libia per sfuggire alla violenza. Di queste, circa 28 mila hanno attraversato il mediterraneo in cerca di sicurezza in Italia. Tra loro vi erano rifugiati in fuga da altri paesi che si trovavano in Libia e anche migranti che da anni lavoravano in questo paese. Al loro arrivo in Italia sono stati incanalati tutti, rifugiati e migranti, nella procedura d’asilo che adesso a molti, per la mancanza dei requisiti basilari, viene negata. Appare pertanto necessario trovare soluzioni eque e ragionevoli che tutelino in modo adeguato i bisogni di assistenza, anche sanitaria, di coloro che sono fuggiti dal conflitto in Libia ma che tuttavia non posseggono i requisiti per ottenere la protezione internazionale, evitando di generare situazioni di irregolarità senza soluzione a breve termine e con potenziali gravi ripercussioni sulla società nel suo complesso. Nel documento prospettive e proposte per superare la situazione attuale di grande disagio e discriminazione.


29 febbraio 2012. Ragusa: la Prefettura convoca l’Azienda sanitaria e gli enti locali per fa riaprire gli ambulatori dedicati ai migranti Stp e Eni. La Prefettura di Ragusa corre ai ripari dopo la chiusura degli ambulatori per i cittadini stranieri e convoca l’Azienda Sanitaria Provinciale per una riunione. Dopo la denuncia della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, insieme ad altre 11 associazioni, in cui veniva denunciata la chiusura a Ragusa degli ambulatori dedicati ai migranti Stp e Eni, il Prefetto Giovanna Cagliostro, ha incontrato la Asp ed i rappresentanti delle Amministrazioni locali per “individuare interventi diretti a corrispondere alle esigenze di ordine sanitario agli immigrati presenti nel territorio provinciale”. Nel corso dell’incontro – si legge in una nota della Prefettura - è stata affermata l’esigenza di garantire nei riguardi della popolazione immigrata un adeguato livello di prestazioni sanitarie in applicazione dei principi di eguaglianza e di diritto alla salute, nonché di gratuità delle cure mediche alle fasce più indigenti, attuando una efficiente assistenza sanitaria, con facilitazione all’accesso alle prestazioni mediche mediante l’attivazione, da parte della predetta Azienda Sanitaria, di presidi ambulatoriali dedicati. Nella circostanza, sono state tra l’altro poste le premesse per implementare, con il contributo degli Enti locali, una articolata rete di collaborazione in materia di prestazioni socio-assistenziali e di orientamento per la popolazione immigrata, anche avvalendosi di un adeguato servizio di mediazione culturale, funzionale alle esigenze di natura medica che saranno comunque assicurate dall’Azienda Sanitaria Provinciale. E’ stato assunto inoltre l’impegno di tenere a breve un incontro in Prefettura per analizzare gli esiti di una indagine ricognitiva delle risorse umane e strumentali che gli Enti locali potranno mettere a disposizione per contribuire sinergicamente al miglioramento qualitativo e quantitativo dell’assistenza sanitaria, nell’ottica di corrispondere alle effettive esigenze degli immigrati. (da www.immigrazioneoggi.it)


17 febbraio 2012. Appello delle SIMM e delle Associazioni per la tutela sanitaria degli immigrati nella ASP di Ragusa. Circa un mese fa la SIMM ha denunciato la chiusura degli ambulatori dedicati alla parte più fragile della popolazione straniera (ambulatori STP ed ENI) dell’Azienda sanitaria della Provincia di Ragusa. Il 15 febbraio 2012, 11 associazioni del territorio (Associazione Uniti senza Frontiere, Caritas Diocesana di Ragusa, Centro Diocesano per la Pastorale della Salute, ARC – EN- CIEL Coop. Soc. ONLUS, CGIL Funzione Pubblica, Croce Rossa Italiana Ragusa, Associazione Comunità Islamica in Sicilia, SPRAR Ragusa, CISL Ragusa, ANOLF Ragusa, AVIS Ragusa) con il GrIS Sicilia della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, hanno espresso in un documento congiunto la loro preoccupazione per una situazione che non si è ancora risolta e sta provocando esclusione sociale e danni per la salute. All’incontro ha partecipato il Presidente SIMM, dr. Mario Affronti, che ha sottolineato come l’assistenza sanitaria attraverso ambulatori dedicati “è prevista dalla normativa nazionale e regionale … . Tali norme risalgono al 1995 ed oggi intervenire su questa particolare procedura (ndr: senza garantire percorsi alternativi) significa negare dei diritti a persone assolutamente emarginate … E’ un passo indietro verso la tutela della salute per tutti, principio garantito dalla nostra Costituzione”.


16 febbraio 2012. Il GrIS Lazio presenta un volume con la sua storia: un’inaspettata esperienza. Il 22 febbraio sarà presentato a Roma nell’ambito dell’incontro assembleare della Rete GrIS Lazio (sala riunioni dell’Area sanitaria Caritas – via Marsala, 103 ore 9,30) un volume dal titolo “In Rete per la salute degli immigrati. Note a margine di un’inaspettata esperienza” (ed. Pendragnon, 96 pg, 7 €). Nato dall’esigenza di condividere e far conoscere il cammino fatto, nel libro è descritta la storia, iniziata nel 1995, di un gruppo di operatori sociali e sanitari che inconsapevolmente ha dato vita ad una esperienza di sanità pubblica innovativa e particolarmente efficace per garantire diritti assistenziali ad immigrati e rom. E’ la storia del Gruppo Immigrazione Salute (GrIS) del Lazio, unità territoriale della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM). “I GrIS sono luoghi partecipati, dove ogni persona o ogni gruppo ha il coraggio di fare un passo indietro per condividere un progetto comune, costruito in base alle proprie possibilità e capacità. In una società sempre più individualista e quasi con l’obbligo dell’apparire, si profila un ambito organizzativo ma non strutturalmente organizzato, dove il singolo è valorizzato dal gruppo e l’apparire è un vuoto di senso di fronte alla concretezza delle risposte che si riesce a mettere in atto; con tempi e modi sempre diversi, ma egualmente efficaci. Attori diversi (pubblico, privato sociale, volontariato, associazionismo italiano e straniero, istituzioni) si confrontano, si scontrano anche ma in un’ottica costruttiva della valorizzazione delle diversità”.
Il volume è completato da alcune riflessioni teoriche che permettono di inquadrare l’esperienza di policy network in un più ampio quadro storico e sociale.


30 gennaio 2012. Cittadini non comunitari e quote medici di medicina generale, una sentenza fa chiarezza. L’Asl non può chiedere al medico di famiglia il rimborso delle quote erogate per pazienti extracomunitari il cui permesso di soggiorno risulta scaduto. A dirlo è il Tribunale del lavoro di Milano, con una sentenza che dovrebbe mettere la parola fine a una querelle lunga circa quattro anni. Tutto inizia nel 2007, quando la Regione Lombardia dà mandato alle Asl di cancellare dalle liste degli assistiti i cittadini non comunitari la cui posizione non è più aggiornata da almeno 12 mesi. E in più le autorizza a recuperare le quote erogate ai medici di famiglia che li hanno in cura. Poiché il provvedimento regionale vanta effetto retroattivo, i Mmg colpiti dal provvedimento si vedono chiedere la restituzione di somme in alcuni casi ingenti, anche superiori ai 10mila euro. Di qui il ricorso al Tribunale del lavoro, che nella sentenza risalente alla settimana scorsa ha dato ragione ai generalisti. Secondo i giudici, infatti, le disposizioni della Regione contrastano con la Convenzione nazionale della Mg e con l’Accordo integrativo lombardo: la prima, all’articolo 40, impone al medico di famiglia di assistere il paziente extracomunitario «anche nelle more del rinnovo del permesso di soggiorno», il secondo stabilisce all’articolo 7 che non si procede «alla cancellazione automatica della scelta del cittadino extracomunitario» se non in caso di «mancato rinnovo del permesso di soggiorno, così come comunicato all’Asl dagli organi competenti». In base al provvedimento della Regione, invece, le Asl erano autorizzate a rimuovere il nominativo anche solo in assenza di informazioni aggiornate da parte degli uffici per l’immigrazione (Doctor33).


28 gennaio 2012. Dati sull’immigrazione in Italia. Dossier SIMMWEB con le schede dei dati Istat e dei rapporti Caritas Migrantes del 2005 ad oggi. Cogliendo l’occasione dell’uscita della quarta edizione di “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo” dell’Istat, oltre a segnalare il link per la parte dedicata agli stranieri, abbiamo predisposto nell’area Dossier del sito simmweb, i collegamenti con le schede riassuntive dei dati Istat e dei rapporti Caritas Migrantes dal 2005 ad oggi. Siamo certi che ciò possa favorire la conoscenza del fenomeno immigratorio e sia strumento di facile consultazione. In particolare segnaliamo l’iniziativa editoriale Istat che ha identificato per il settore Stranieri, alcuni indicatori raccolti in 18 schede che si possono consultare in modo interattivo, scaricare su un foglio elettronico, approfondire con i link presenti in ogni pagina. Il progressivo radicamento dei cittadini stranieri nel nostro Paese, in funzione della giovane età media della popolazione e della maggiore propensione a spostarsi sul territorio, comporta ricadute rilevanti in termini di integrazione. La conoscenza approfondita delle caratteristiche delle comunità di stranieri presenti sul territorio fornisce un ausilio importante per programmare le relative politiche di accesso ai servizi e ai sistemi di welfare (SG).

Altri documenti utili:


26 Gennaio 2012. Cosa sta succedendo all’Azienda sanitaria di Ragusa per l’assistenza agli immigrati? Per anni l’Azienda sanitaria della Provincia di Ragusa è stata particolarmente efficace nell’assistenza sanitaria a immigrati anche in condizione di irregolarità giuridica tanto da essere presa ad esempio come livello organizzativo in ambito di accessibilità e di specifico management. Ci sono però pervenute segnalazioni che dal primo gennaio 2012 sono stati chiusi gli ambulatori dedicati alla parte più fragile della popolazione straniera (ambulatori STP ed ENI), strutture che erano diventate riferimento per singoli e famiglie anche per la possibilità di interventi di mediazione linguistica e culturale. Proprio in un momento in cui la Regione Sicilia ha messo in campo un gruppo tecnico per produrre delle indicazioni, anche organizzative, per garantire a tutti accessibilità e fruibilità dei servizi, tale iniziativa di chiusura sembra in controtendenza con una specifica sensibilità istituzionale. A meno che ciò preluda a scelte organizzative più efficaci di cui daremo informazioni appena ne saremo a conoscenza.


15 gennaio 2012. On line il nuovo statuto della SIMM. Completati gli atti necessari, il nuovo Statuto della SIMM è pienamente in vigore ed è stato messo on line. Approvato a maggio durante il Congresso SIMM di Palermo, registrato a Gemona del Friuli ad agosto 2011, il nuovo Statuto diviene riferimento per tutti i Soci della SIMM e per coloro che intendono diventarlo. Le novità più importanti sono i principi etici a cui ci si ispira, gli scopi e alcune attività con particolare riferimento all’ambito della ricerca scientifica (è stato istituito un Comitato scientifico), della formazione (sono in fase di conclusione le pratiche per divenire Provider ECM) e dell’advocacy dando riconoscimento e forza alle realtà territoriali dei GrIS. Sono previsti Gruppi di lavoro tematici per favorire la partecipazione attiva di tutti i soci alla vita della Società.


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