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News 2011

Questa pagina contiene le notizie pubblicate in ordine cronologico sul sito della SIMM per l'anno 2011




"L'essenza dell'ottimismo non è soltanto guardare al di là della situazione presente,
ma è una forza vitale,
la forza di sperare quando gli altri si rassegnano,
la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca,
la forza di sopportare gli insuccessi,
una forza che non lascia mai il futuro agli avversari,
il futuro lo rivendica a sé"

Dietrich Bonhoeffer,
teologo luterano tedesco


"Nel segreto di un sospiro
può germinare
il canto non cantato
della pace"

                                        Nelly Sachs,
poetessa svedese

25 dicembre 2011. La SIMM augura a tutti un Natale di sarenità e di pace.
Afrikaans: Gesëende Kersfees - Albanese: Gezur Krislinjden - Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah - Armeno: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand - Azerbaijan: Tezze Iliniz Yahsi Olsun - Bahasa (Malesia): Selamat Hari Natal - Basco: Zorionak eta Urte Berri On! - Bengali: Shuvo Naba Barsha - Boemo: Vesele Vanoce - Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat - Bulgaro: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo - Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou! - Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok - Choctaw (Nativi americani, Oklahoma): Yukpa, Nitak Hollo Chito - Cinese (Cantonese): Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun - Cinese (Mandarino): Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan - Cingalese: Subha nath thalak Vewa. Subha Aluth Awrudhak Vewa - Coreano: Sung Tan Chuk Ha - Croato: Sretan Bozic - Danese: Glædelig Jul - Eschimese: (inupik) Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo! - Esperanto: Gajan Kristnaskon - Estone: Ruumsaid juulup|hi - Farsi: Cristmas-e-shoma mobarak bashad - Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar - Filippino: Maligayan Pasko! - Finlandese: Hyvaa joulua - Francese: Joyeux Noel - Frisone: Noflike Krystdagen en in protte Lok en Seine yn it Nije Jier! - Gaelico (Scozia): Nollaig chridheil huibh - Gaelico: Nollaig chridheil agus Bliadhna mhath ùr! - Gallese: Nadolig Llawen - Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto - Greco: Kala Christouyenna! - Hamish Dutch (Pennsylvania): En frehlicher Grischtdaag un en hallich Nei Yaahr! - Hausa: Barka da Kirsimatikuma Barka da Sabuwar Shekara! - Hawaaiano: Mele Kalikimaka - Hindi: Shub Naya Baras - Indonesiano: Selamat Hari Natal - Inglese: Merry Christmas - Iracheno: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah - Irochese: Ojenyunyat Sungwiyadeson honungradon nagwutut. Ojenyunyat osrasay. - Islandese: Gledileg Jol - Isola di Man: Nollick ghennal as blein vie noa - Latino: Natale hilare et Annum Faustum! - Latviano: Prieci'gus Ziemsve'tkus un Laimi'gu Jauno Gadu! - Lituano: Linksmu Kaledu - Macedone: Sreken Bozhik - Maltese: LL Milied Lt-tajjeb - Maori: Meri Kirihimete - Navajo: Merry Keshmish - Norvegese: God Jul, or Gledelig Jul - Occitano: Pulit nadal e bona annado - Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! oppure Zalig Kerstfeast - Papua Nuova Guinea: Bikpela hamamas blong dispela Krismas na Nupela yia i go long yu - Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia or Boze Narodzenie - Portoghese (Brasile): Boas Festas e Feliz Ano Novo - Portoghese: Feliz Natal - Rapa-Nui (Isola di Pasqua): Mata-Ki-Te-Rangi. Te-Pito-O-Te-Henua - Rumeno: Sarbatori vesele - Russo: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom - Samoa: La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou - Sardo: Bonu nadale e prosperu annu nou - Serbo: Hristos se rodi - Slovacco: Sretan Bozic oppure Vesele vianoce - Sloveno: Vesele Bozicne. Screcno Novo Leto - Spagnolo: Feliz Navidad - Svedese: God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År - Tailandese: Sawadee Pee Mai - Tedesco: Fröhliche Weihnachten - Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun - Ucraino: Srozhdestvom Kristovym - Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket - Urdu: Naya Saal Mubarak Ho - Vietnamita: Chung Mung Giang Sinh - Yoruba: E ku odun, e ku iye'dun!


Dicembre 2011. Il 22 dicembre sarà fondato il GrIS Toscana. Considerata l’esperienza positiva dei Gruppi locali Immigrazione e Salute (GrIS), la SIMM (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni) sta cercando di implementare questa esperienza in viarie realtà territoriali. A Firenze, circa un anno fa in un precedente incontro con operatori interessati, si era sondata la possibilità e l’opportunità di un tale impegno: considerate le reazioni favorevoli si è deciso di costituire il GrIS Toscana. Il GrIS è una rete territoriale della SIMM ed ha come caratteristiche: autonomia negli obiettivi - comunque nel rispetto delle linee programmatiche statutarie della SIMM e delle Raccomandazioni congressuali - e nella organizzazione; libertà da ogni condizionamento politico e/o istituzionale; lavoro tra pari. Si è nell’ambito di una organizzazione scientifica ma che entra nel merito di scelte di politiche sanitarie che condizionano accesso e fruibilità del sistema sanitario da parte degli immigrati (regolari e non). La SIMM, in questo senso, vuole essere una rete di reti locali. Attualmente i GrIS sono attivi (in modo diverso e con diverso impegno) in: Lazio, Trento, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto, Campania, Bolzano, Sardegna, Sicilia. L’incontro per fondare il GrIS Toscana è fissato giovedì 22 dicembre p.v. dalle ore 11,00 alle ore 14,00 presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Firenze in viale Morgagni n.48. Aula A.


4 dicembre 2011. Linee operative per l’accoglienza sanitaria dei profughi in Friuli Venezia Giulia. Pubblicato sulla rivista dell'Ordine dei Medici della Provincia di Udine un articolo che riassume il lavoro di rete che fra estate e autunno si è svolto per attivare l'accoglienza sanitaria dei profughi e per fornire adeguate informazioni sulla questione, ottenendo anche l'emanazione di una circolare della Regione. Sollecitati da vari operatori dei servizi sanitari e degli enti locali, di fronte alle questioni poste dall’emergenza immigrazione creatasi a causa dei conflitti nel Nord-Africa, con il conseguente incremento degli arrivi via mare di cittadini stranieri non comunitari, il Gruppo Immigrazione Salute Friuli Venezia Giulia della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni “GrIS FVG – S.I.M.M.” e il Coordinamento degli enti attuatori del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo “SPRAR” del FVG “voikrucigo/crocicchio”, hanno avviato nei mesi scorsi una serie di incontri in varie sedi del territorio provinciale, per affrontare, insieme con i referenti dei Dipartimenti di Prevenzione e dei Distretti Sanitari, le criticità emerse a livello di erogazione della assistenza sanitaria, cercando di mettere a fuoco un percorso che, pur nel contesto emergenziale, permettesse di utilizzare le buone pratiche del “modello FVG di accoglienza di richiedenti la protezione internazionale”, strutturatosi in questi anni sul territorio regionale grazie ad efficaci sinergie tra istituzioni centrali, enti locali, aziende sanitarie e Terzo settore. Il risultato di questo lavoro comune è stato pubblicato nella rivista dell’OMCeO della Provincia di Udine.


1 dicembre 2011. Adama è uscita dal Cie, rilasciata in base all’articolo 18 del TU. La donna aveva denunciato le violenze del suo convivente, ma era stata rinchiusa nel centro di detenzione per immigrati perché era senza permesso di soggiorno. Per la sua liberazione si è mobilitata gran parte della società civile bolognese ed anche la SIMM, sollecitata dai medici che avevano incontrato la donna senegalese e segnalato le precarie condizioni psicofisiche. Adama era arrivata in Italia quattro anni fa, aveva un lavoro da operaia, per mantenere i quattro figli lasciati in Senegal con la madre. Ma quel compagno che l’aveva accolta ben presto si è trasformato, nei suoi drammatici racconti riportati nella denuncia presentata alla Procura di Forlì, in un aguzzino che usa la legge sull'immigrazione come arma di ricatto: “Sei clandestina, nessuno ti può aiutare”. E quando la donna, ferita da colpi di coltello, trova la forza di chiamare i carabinieri, finisce al CIE perché straniera irregolare. E’ il 26 agosto, e solo il 24 ottobre il suo legale, con i medici, riesce a incontrarla; poi l'appello e la sera del 30 novembre il rilascio e la protezione.


25 novembre 2011. Appello per Adama: una storia, molte violenze. La SIMM da sempre ha sollevato moltissimi dubbi sui CIE (prima CPT - vedi comunicato 2005), sulla loro effettiva utilità e sui rischi che non rispettino la dignità delle persone migranti e i loro diritti fondamentali come quello alla salute. Abbiamo sostenuto che, non potendoli chiudere o in attesa di un loro smantellamento, la sanità venisse affidata alle ASL territoriali in modo che anche la società civile, seppur in una forma istituzionale, possa essere presente stabilmente con un ruolo di tutela e verifica delle condizioni di vita. Adama è una donna e una migrante. Mentre scriviamo, Adama è rinchiusa nel CIE di Bologna da quando ha chiamato i carabinieri di Forlì dopo essere stata derubata, picchiata, stuprata e ferita alla gola con un coltello dal suo ex-compagno. Secondo la legge Bossi-Fini Adama è arrivata in Italia illegalmente e per questo la sua dignità ed i suoi diritti sono sospesi! Dei medici, colleghi aderenti alla SIMM, dopo averla visitata, in scienza e coscienza hanno affermato che "la sua compromessa situazione psicologica non è compatibile con la sua permanenza al Cie", ma Adama è rinchiusa da ormai 3 mesi. Per questo aderiamo all’appello che chiede la sua immediata liberazione dal CIE e la concessione di un permesso di soggiorno che le consenta di riprendere in mano la propria vita (SG).


24 novembre 2011. Diritto di scelta - Petizione per il rilascio di un titolo di soggiorno ai richiedenti asilo provenienti dalla Libia. Sono approdati sulle nostre coste durante il conflitto in Libia, per fuggire alle violenze o perché costretti ad imbarcarsi su pericolose carrette dalle milizie di Gheddafi. Oltre 25.000 richiedenti asilo sono ospitati all'interno del Piano di Accoglienza affidato dal Governo alla Protezione Civile. Centinaia di enti in tutta Italia, con modalità e standard disomogenei, stanno provvedendo alla loro ospitalità al di fuori del circuito del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Ma ogni sforzo, ogni risorsa messa a disposizione, ogni percorso di inserimento, rischiano di risultare vani senza la garanzia di un futuro, senza la prospettiva di un titolo di soggiorno che permetta loro di scegliere se stare o ripartire, se tornare in Libia o al proprio paese d'origine. Pur provenendo dalla Libia, sono nati in Somalia, in Eritrea, in Ghana, in Nigeria, nel Mali, nel Ciad, in Sudan, in Costa d'Avorio, in Bangladesh o in Pakistan, per questo rischiano di vedere rigettata la loro domanda d'asilo dalle commissioni territoriali che già stanno procedendo al diniego nella stragrande maggioranza dei casi. I ricorsi, molto onerosi, non saranno comunque in molti casi sufficienti, così, dopo aver subito la violenza delle torture libiche o la minaccia dei bombardamenti, il destino di migliaia di persone rischia di essere l'irregolarità. Non possiamo permettere che nelle nostre città, nei quartieri e nelle strade che abitiamo, sia ancora una volta alimentato lo spazio d'ombra della clandestinità, consegnando migliaia di donne e uomini allo sfruttamento o ai circuiti della criminalità. Per questo, chiediamo l'immediato rilascio di un titolo di soggiorno umanitario attraverso l'istituzione della protezione temporanea (art 20 TU) o le altre forme previste dall'ordinamento giuridico. Una questione di dignità, di democrazia e di giustizia.


16 novembre 2011. Annuncio incontro: La mediazione culturale in sanità: criticità, buone pratiche, prospettive. L'incontro, organizzato dal GrIS Friuli Venezia Giulia insieme alle associazioni dei mediatori, si svolgerà venerdì 2 dicembre 2011 dalle 14.15 presso la sala della Parrocchia di San Pio X a Udine in Via Mistruzzi 1. Sarà l'occasione per affrontare criticità e problemi, proposte e prospettive, partendo dalle esperienze e dalle buone pratiche maturate in questi anni. Tutto ciò per riconoscere e valorizzare, in un'ottica di inclusione sociale e civile, il ruolo specifico della mediazione nella costruzione di un approccio transculturale alla tutela e alla promozione della salute come bene comune. Nella comunità regionale FVG plurilinguismo e intercultura, cittadinanza e diritti condivisi per tutti, sono elementi fondamentali di un "capitale sociale" ed alla cui costruzione i migranti contribuiscono in maniera determinante. “I mediatori (anzi, soprattutto le mediatrici), afferma il GrIS FVG, affrontando le questioni della coesione e della convivenza, superando stereotipi riconosciuti e reciproci pregiudizi, oggi devono poter essere riconosciuti, anche formalmente, come veri operatori di una quotidiana opera di "ingegneria sociale", per una sanità plurilinguistica e interculturale, nel rispetto degli art. 3 e 32 della Costituzione”.

•    Programma dell’iniziativa


31 ottobre 2011. Rapporto OMS, sono 33 mila gli infermieri professionali immigrati: un quarto romeni, uno su dieci polacco. L’Italia “attrae” molti infermieri stranieri, soprattutto romeni e polacchi, che complessivamente rappresentano l’11% degli infermieri nel nostro Paese. Molto più contenuta la quota di medici stranieri, che oscillano tra l’1 e il 4%, principalmente tedeschi. Sono invece in continua crescita i medici italiani, tra cui psichiatri e neuropsichiatri infantili, che emigrano nel Regno Unito per lavorare, a causa del mancato riconoscimento del merito e i salari bassi in patria. È questo il quadro che emerge dal rapporto dell’Oms sulla mobilità del personale sanitario in Europa. Secondo l’Oms, in Italia vi sono 4 medici ogni 1000 cittadini contro una media Ocse di 3 ogni 1000. In questo contesto, spiega l’organizzazione, il mercato del lavoro è chiuso per gli stranieri. Diverso è il caso degli infermieri, settore ove si stima un fabbisogno di 70mila addetti. Attualmente il personale infermieristico straniero è l’11% e il suo numero è costantemente aumentato negli anni. Si è passati infatti, secondo il registro dei collegi degli infermieri dell’Ipasvi, da 2.612 nel 2002 a 6.730 nel 2005 (pari al 2%), per poi esplodere nel 2008, dove si è raggiunta quota 34.043, di cui 33.364 sono infermieri professionali. Provengono da Romania (25%), Polonia (10.7%), Svizzera (7%), Germania (5.6%) e Perù (5.3%). Da Albania, Francia, India e Spagna arrivano 1.100-1.300 infermieri ciascuno, ognuno pari al 3,5% (tratto da immigrazioneoggi).


28 ottobre 2011. La SIMM ha aderito alla campagna ‘L’Italia sono anch’io’. La SIMM ha aderito alla campagna ‘L’Italia sono anch’io’ che promuove due proposte di legge a iniziativa popolare relative ai diritti dei migranti. In particolare si ritiene che la proposta di Nuove norme sulla Cittadinanza, riconoscendo ad ogni nuovo nato in Italia il diritto ad esserne cittadino, attenga direttamente ai propri obiettivi di promozione della salute come diritto umano al completo benessere fisico, mentale e sociale, come ribadito, nel maggio di quest'anno, dalle "Raccomandazioni finali dell’XI Congresso della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni” e dai più recenti documenti dei pediatri italiani. Il GrIS Piemonte ha diffuso tale iniziativa ed il GrIS Friuli Venezia Giulia ha prodotto  un documento di sensibilizzazione dal titolo “Anagrafe e cittadinanza: Bambini irregolari?” ed il GrIS Trentino attivamente sta raccogliendo le firme per la campagna.


22 ottobre 2011. Il GrIS Lombardia organizza un convegno dal titolo “La salute dell’immigrato fra diritto e realtà”. Lo scopo dell’iniziativa è duplice: da un lato fare il punto sulla situazione dell’assistenza sanitaria agli immigrati nel nostro paese, dall’altro discutere della specifica situazione lombarda. Esperti nazionali e locali analizzeranno il tema da vari punti di vista ma con un’attenzione specifica alla tutela sanitaria come diritto per tutti. Il Convegno si terrà il 22 ottobre 2011 presso l’Aula Magna della Clinica Mangiagalli dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano dalle ore 8.00 alle ore 13.30.

L’iscrizione è gratuita e deve essere effettuata collegandosi ad internet sul sito:
http://www.policlinico.mi.it/corsi
per informazioni: Dr. Caterina Puricelli tel.0255038357

22 ottobre 2011. Il GrIS Lombardia ha organizzato un convegno dal titolo “La salute dell’immigrato fra diritto e realtà”. Lo scopo dell’iniziativa è duplice: da un lato fare il punto sulla situazione dell’assistenza sanitaria agli immigrati nel nostro paese, dall’altro discutere della specifica situazione lombarda. Esperti nazionali e locali hanno analizzato il tema da vari punti di vista ma con un’attenzione specifica alla tutela sanitaria come diritto per tutti. Il Convegno si è tenuto il 22 ottobre 2011 presso l’Aula Magna della Clinica Mangiagalli dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano dalle ore 8.00 alle ore 13.30.


19 ottobre 2011. Primi dati dell’Osservatorio sulla Prescrizione farmaceutica della popolazione immigrata. La SIMM e la SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie), con la collaborazione con il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Prevenzione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, il Consorzio Interuniversitario e centro di supercalcolo Cineca ed il Consorzio Mario Negri Sud, hanno dato vita all’Osservatorio sulla Prescrizione farmaceutica della popolazione immigrata. Si tratta del primo progetto in Italia di questo tipo e, ad oggi, sono state coinvolte 39 Asl in 9 Regioni per un totale di più di 10 milioni di pazienti (italiani e stranieri) assistibili; esso mira ad evidenziare le variazioni qualitative e quantitative nell’accesso ai farmaci erogati a carico del Servizio Sanitario Nazionale tra le diverse popolazioni di immigrati e italiani e soprattutto a far emergere, dal confronto con i dati epidemiologici, i bisogni inevasi, anche alla luce delle differenze nei livelli e nell’organizzazione dell’assistenza sanitaria delle Regioni coinvolte. A Firenze, nel corso del 32° Congresso Nazionale della SIFO, sono stati presentatati dei dati preliminari raccolti per verificare una metodologia di lavoro che possa utilizzare il farmaco come 'tracciante' dello stato di salute delle persone, con riferimento agli immigrati: circa il 15% della popolazione italiana riceve più di 10 farmaci nel corso di un anno, invece il 50% degli immigrati solamente uno incidendo sulla spesa farmaceutica complessiva solo per il 2%. Ancora una volta si è constatato come la differenziazione delle politiche regionali sul farmaco, indotta dal decentramento e dalla conseguente responsabilizzazione delle Regioni sull'eventuale disavanzo rispetto alle risorse necessarie per la sanità, sta creando disuguaglianze tra cittadini italiani ma ancor più tra gli immigrati presenti nel nostro Paese nei livelli di assistenza e continuità delle terapie.


07 ottobre 2011. Malattie infettive: gli immigrati sono più sani degli italiani. Ancora una volta gli esperti confermano come l’immigrato non sia portatore di malattie infettive. È quanto emerge dal congresso della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). Su 24 mila sbarcati a Lampedusa nell’ultimo semestre, solo 7 persone sono risultate positive alla Tbc. Approdano sulle coste italiane stremati dal viaggio e spesso in condizioni di salute non buone. Eppure, a discapito dei luoghi comuni, le malattie infettive, così come le altre patologie, risultano meno frequenti nei migranti che nella popolazione italiana. È quanto emerge dai report presentati nel corso del congresso della Simit che si è svolto all’Arsenale Porto della Maddalena. A conferma di ciò anche i dati che saranno pubblicati nel Dossier Statistico sull’Immigrazione Caritas-Migrantes il prossimo 27 ottobre che analizzerà i ricoveri dei cittadini immigrati nelle strutture sanitarie italiane nel 2008.


14 settembre 2011. Indicazioni per l’applicazione della normativa sull’assistenza sanitaria agli stranieri (comunitari e non). Pubblicato il documento: "Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome italiane". Si tratta del primo documento elaborato congiuntamente dai tecnici delle Regioni e P.A. in collaborazione con il Ministero della Salute, con la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni e con l’INMP. Con il coordinamento dell'Osservatorio Diseguaglianze della Regione Marche, il documento raccoglie in modo sistematico le regole per l’erogazione dell’assistenza sanitaria agli stranieri presenti in Italia ed è finalizzato a ridurre le difficoltà degli operatori nel loro lavoro quotidiano, a garantire il rispetto della normativa vigente riducendo le barriere burocratiche nell'accesso ai servizi della popolazione straniera. E’ il tentativo di uniformare a livello nazionale le procedure locali in un’ottica propria della sanità pubblica che non può che essere inclusiva.


10 settembre 2011. A Bologna botta e risposta su Ticket e Assistenza agli stranieri. A seguito di un articolo apparso il 7 settembre 2011 su Repubblica Bologna dal titolo "Cure gratis, ma solo agli stranieri. Ambulatorio nel mirino della Lega”, e della appassionata ed adeguata risposta da parte dei volontari dell’Ambulatorio Sokos, anch’essa pubblicata su Repubblica Bologna del 8 settembre 2011, il Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale (CSI) del Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica dell’Università di Bologna, diffonde un documento precisando le numerose inesattezze e le ambiguità emerse. La SIMM, attraverso il GrIS Emilia-Romagna, sottoscrive in pieno quanto affermato dal CSI e si rammarica del fatto che in questo momento di grande difficoltà del nostro Paese e in particolare di tutte le fasce più deboli, con irresponsabilità si speculi sulla salute, con affermazioni sbagliate, tendenziose ed inadeguate mirando a creare una “guerra tra poveri”, tensioni e disinformazione di cui non ne abbiamo proprio bisogno (SG).


1 settembre 2011. Aperte le iscrizioni per la partecipazione al XIX Corso base nazionale di Medicina delle Migrazioni. Come ogni anno, con il patrocinio SIMM, si svolgerà a Roma, dal 19 al 21 ottobre 2011 il Corso base di Medicina delle Migrazioni. Giunto alla XIX edizione questo corso ha introdotto al tema della salute dei migranti centinaia di operatori sanitari e sociali di vari contesti locali. Il Corso, coordinato da operatori con esperienza pluriennale nel campo della sanità delle migrazioni, è indirizzato a medici, personale infermieristico, assistenti sociali, operatori sociosanitari, mediatori culturali e altre figure professionali interessate a migliorare le loro conoscenze nella medicina delle migrazioni. È un Corso base, di primo livello, per condividere alcune acquisizioni indispensabili per ridurre barriere conoscitive, relazionali, organizzative e favorire un reale esercizio del diritto alla salute per tutti. Vuole essere anche un'occasione d'incontro tra diverse realtà ed esperienze, per cercare di condividere sollecitazioni ed approfondimenti, per pianificare un cammino d'integrazione anche in campo sanitario senza pregiudizi e semplificazioni.

Per informazioni ed iscrizioni:
dr. Gonzalo Castro Cedeno
tel. 06.445.47.91
fax  06.445.70.95
Via Marsala, 103     00185 Roma
e-mail:    g.castrocedeno@areasanitaria.it


1 settembre 2011. Pubblicate le “Linee guida per l’accoglienza dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità”. Il volume è stato realizzato con la partecipazione della SIMM in collaborazione con alcuni dei principali enti di tutela dei diritti umani operanti in Italia, in un progetto che ha avuto come capofila la Provincia di Parma. Il lavoro, finanziato dal Fondo europeo per i rifugiati, è stato presentato in un incontro che ha preceduto il XI Congresso della SIMM di Palermo nel maggio scorso. Nel volume sono state individuate possibili linee guida per garantire ai soggetti in condizioni di maggiore vulnerabilità un’accoglienza effettivamente capace di rispondere alla complessità dei bisogni di cui sono portatori e di garantire in tal modo un diritto inviolabile, che non dovrebbe ammettere deroghe. Risposta ai bisogni e tutela dei diritti per tutti e per ciascuno, fuori da ogni retorica, sono infatti a tutt’oggi, obiettivi non ancora pienamente raggiunti.


Agosto 2011. Il GrIS Lombardia organizza un convegno dal titolo “La salute dell’immigrato fra diritto e realtà”. Lo scopo dell’iniziativa è duplice: da un lato fare il punto sulla situazione dell’assistenza sanitaria agli immigrati nel nostro paese, dall’altro discutere della specifica situazione lombarda. Esperti nazionali e locali analizzeranno il tema da vari punti di vista ma con un’attenzione specifica alla tutela sanitaria come diritto per tutti. Il Convegno si terrà il 22 ottobre 2011 presso l’Aula Magna della Clinica Mangiagalli dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano dalle ore 8.00 alle ore 13.30. L’iscrizione è gratuita (sono previsti i crediti ECM); per informazioni rivolgersi direttamente al GrIS via mail: gris.lombardia@simmweb.it oppure alla Segreteria di Caritas Ambrosiana da lunedì a venerdì ore 9,30-13,00 tel e fax (fax attivo 24 ore/24) 0276022814.


30 agosto 2011. Pubblicato un Rapporto Istisan sul percorso nascita delle donne straniere in Italia. Il Ministero della Sanità, nel piano sanitario nazionale del 1998-2000, ha introdotto il Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI) come tematica di rilevanza strategica. L’Istituto Superiore di Sanità ha avuto il compito di aiutare le unità sanitarie locali ad implementare le raccomandazioni del POMI nel proprio territorio per quanto attiene il percorso nascita e di valutare specificamente l’assistenza al percorso nascita delle donne straniere. Nell’ambito di questo progetto, nel 2009, sono state condotte, in collaborazione con 18 centri nascita, due indagini, una qualitativa l’altra quantitativa con l’obiettivo specifico di valutare l’assistenza pre e post natale delle donne straniere e il loro vissuto. Gli indicatori assistenziali ospedalieri risultano simili tra italiane e straniere mentre differenze emergono nell’assistenza pre- e post-partum. Si rileva per le donne immigrate una generale carenza di informazioni e una minore capacità di usufruire delle opportunità assistenziali. Il consultorio familiare si configura come un importante servizio di riferimento per le donne straniere. Emerge l’opportunità di una organizzazione operativa dei servizi assistenziali che, nell’ottica dell’"offerta attiva", garantisca continuità assistenziale, presenza di mediatrici culturali, adeguata formazione del personale negli aspetti della comunicazione e dell’informazione (da ISS).


Giugno 2011. Sorveglianza sindromica nella popolazione immigrata. A seguito dell’aumentato afflusso di migranti sulle coste italiane conseguente alla situazione di instabilità geopolitica del Mediterraneo meridionale, è stata attivata dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità (Iss) una sorveglianza sindromica presso i centri di accoglienza distribuiti sul territorio nazionale. L’obiettivo principale è rilevare precocemente qualsiasi evento che possa rappresentare un’emergenza di salute pubblica e organizzare una risposta tempestiva e appropriata. I dati sono raccolti per 13 sindromi insieme con i denominatori (popolazione ospitata nei centri) stratificati per classe d’età da ciascun centro. Il protocollo operativo, elaborato dal ministero della Salute e dal Cnesps-Iss, in collaborazione con le Regioni è disponibile sul sito del ministero della Salute. A fronte di una così specifica attenzione sulle malattie, ci sembra molto debole l’attenzione sulla qualità dell’accoglienza, sulla progettualità di/con queste persone e sull’accessibilità ai servizi, anche sanitari. La tutela della salute passa inevitabilmente proprio da quest’ultimi “determinanti” (SG).


19 - 21 Maggio 2011. Raccomandazioni della SIMM a favore di politiche per la salute della famiglia straniera, per indirizzare e sostenere processi di empowerment degli immigrati e per una specifica governance nazionale e locale. Si è chiuso a Palermo l’XI Congresso della SIMM: oltre 200 tra medici, infermieri ed altri operatori socio sanitari sono stati protagonisti di tre giorni di impegnativi lavori assembleari in cui sono stati affrontati i principali temi sulla salute degli immigrati in Italia. A conclusione dell’evento sono state approvate delle raccomandazioni, in una ottica di “salute in tutte le politiche”, che sono gli ambiti programmatici su cui la SIMM si impegnerà nei prossimi due anni.
1 – Modificare urgentemente la legge sulla cittadinanza al fine di riconoscerla ai figli di cittadini stranieri nati e/o scolarizzati in Italia.
2 – Prevedere l’iscrizione obbligatoria al SSN, e quindi al Pediatra di libera scelta ed al Medico di medicina generale, di tutti i minori stranieri presenti sul territorio nazionale, a prescindere dalla loro condizione giuridica.
3 –
Prolungare il Permesso di Soggiorno per gravidanza, attualmente rilasciato per tutta la durata della gravidanza e per i primi sei mesi dopo il parto, a 12 mesi, con la possibilità di trasformarlo successivamente in permesso per lavoro.
4 – Rileggere e modificare la normativa nazionale sull’immigrazione in un’ottica che favorisca il ricongiungimento familiare e più in generale i percorsi di inclusione delle famiglie straniere (politiche abitative, educative, lavorative, sociali, etc).
5 – Riconoscere agli stranieri regolarmente presenti la reale partecipazione alla vita politica e sociale del territorio in cui vivono attraverso il diritto di voto amministrativo.
6 – Garantire forme di partecipazione e condivisione delle comunità straniere ai processi di programmazione socio-sanitaria e di organizzazione degli interventi preventivi ed assistenziali anche al fine di contrastare eventuali diseguaglianze.
7 – Potenziare, a livello regionale, il monitoraggio e l’analisi del bisogno di salute degli immigrati con un approccio sia quantitativo (rafforzando questo filone di ricerca all’interno delle strutture istituzionali già esistenti: Osservatori epidemiologici, Agenzie di sanità pubblica, ...), che qualitativo (collaborando con diversi soggetti istituzionali e non istituzionali con competenza specifica.
8 – Creare forme di coordinamento e collegamento stabile di natura tecnico politica in grado di definire ed implementare politiche interistituzionali (a livello nazionale e locale tra il settore sanitario e gli altri settori; tra il livello nazionale e quello regionale).
9 – Definire e promuovere l’Health Impact Assessment come strumento di garanzia di politiche intersettoriali capaci di intercettare le diverse dimensioni socio-economiche collegate alla salute dei migranti.
10 - Trasversalmente alle raccomandazioni sovra menzionate, la SIMM sottolinea come la formazione e l’aggiornamento dei professioni e degli operatori sui temi della salute degli stranieri, rappresenti uno strumento strategico che dovrebbe vedere un impegno forte e diretto dei servizi sanitari regionali, delle aziende sanitarie e dei diversi enti locali.

La SIMM, unica società scientifica attualmente presente in Italia impegnata specificatamente sui temi della salute dei migranti, conferma la propria piena disponibilità a collaborare, sia a internazionale, nazionale che locale attraverso i propri GrIS, con i soggetti istituzionali il cui mandato sia riferibile direttamente o indirettamente alla tutela della salute dei migranti.



 

«La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni è una grande risorsa culturale, morale ed etica. Questi valori dobbiamo difenderli, perché il diritto alla tutela della salute si esercita cercando di avere quanta maggiore capacità di comprensione delle persone. In questo consiste la vostra forza: essere la medicina delle persone che hanno maggiori problematiche. Io mi auguro che la Società che voi definite piccola diventi grandissima e rappresenti una grande comunità aperta»

prof. Elio Guzzanti, già Ministro della sanità, 1° socio onorario SIMM


19-21 maggio 2011. A Palermo la SIMM fa il punto sulla salute degli immigrati. In occasione dei suoi ventuno anni di attività, la SIMM celebra l’11° appuntamento scientifico nazionale. È un’occasione preziosa per confrontare le diverse esperienze, capire meglio il presente e programmare il futuro per una salute senza esclusioni. Temi come: i cambiamenti socio-epidemiologici, le prassi clinico-assistenziali, le ricerche scientifiche, i percorsi istituzionali e del privato sociale (con il processo federalistico di sfondo), le politiche per la promozione della salute etc., alimenteranno, come già in passato, un competente e appassionato dibattito multidisciplinare. Uno spazio particolare verrà riconosciuto al ruolo delle famiglie e delle comunità immigrate, a sostegno di un loro progressivo coinvolgimento e integrazione. Si inizia il 19 mattina con un seminario collegato sui temi sanitari dei rifugiati e richiedenti asilo, nel pomeriggio si prosegue con comunicazione sulla salute della famiglia immigrata e poi l’inaugurazione ufficiale dell’evento. Il 20 maggio sarà la giornata dell’analisi delle politiche e delle ultime evidenze in ambito assistenziale. Sabato 21 la parola alle comunità straniere ed al loro insostituibile ruolo nel garantire salute e coesione sociale. Il programma è intercalato da brevi comunicazioni scientifiche e poster tematici; ci saranno momenti di partecipazione dei Soci nella definizione della linee strategiche della SIMM a livello nazionale e dei GrIS a livello locale. Sono circa 200 gli iscritti. Tutti i contenuti del Congresso, dal significativo titolo “Salute per tutti: da immigrati a cittadini. Aprire spazi ... costruire traiettorie”, sono raccolti in un libro degli Atti che sarà distribuito ai partecipanti (262 pagine, edito da Lombar Key).


22 aprile 2011. Proposti significativi cambiamenti dello Statuto SIMM. Per dare rinnovato impulso alla S.I.M.M. perché possa, con una migliore organizzazione, affrontare le nuove sfide che il contesto socio-politico costantemente propone nell’ambito della salute e in quello dell’accoglienza e della tutela degli immigrati e con l’auspicio di sostenere una progressiva transizione dall’advocacy all’empowerment, il 21 Marzo 2011, in sede di Consiglio di Presidenza (C.d.P.), sono state formulate le modifiche dello Statuto che saranno sottoposte alla approvazione della assemblea straordinaria. La revisione proposta (in particolare gli articoli dal 4 al 13 e l’art. 16) permette alla nostra Società Scientifica di  adeguare il proprio statuto alle normative vigenti per le associazioni di promozione sociale senza fini di lucro, ai sensi dell’art. 14 e seguenti del Codice Civile e della legge 383/2000. Successivamente potremo fare domanda di iscrizione al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale. Ciò ci consentirà maggiore incisività e libertà nella nostra azione a favore degli immigrati. Potremo inoltre ricevere contributi dall’Unione europea o da altri organismi internazionali, dallo Stato o dalle regioni, da enti locali o altre istituzioni pubbliche, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari. Infine saranno possibili erogazioni liberali per la nostra società con relativa detrazione di imposta per il donatore e sarà possibile sottoscrivere il 5 per mille a  favore della S.I.M.M. . Ma la revisione dello Statuto è stata anche l'occasione per arricchire, con i  contenuti delle esperienze maturate in questi vent'anni di attività, gli articoli 2 e 3 che mettono in evidenza principi, scopi, finalità, modalità e strumenti operativi della S.I.M.M. .
All'articolo 7 sono elencati gli organismi della S.I.M.M.:
l'assemblea dei soci,
il consiglio di presidenza (C.d.P.),
il presidente,
il segretario-tesoriere,
il collegio dei revisori dei conti
i gruppi territoriali immigrazione salute (Gr.I.S.),
l’organismo di collegamento nazionale (O.C.N.).
All’articolo 10 si propone di aumentare il numero dei consiglieri da sei ad otto. Ciò si rende necessario tenendo conto che non ci sarebbero più consiglieri membri di diritto ma solo elettivi, né consiglieri esterni nè al consiglio né all’associazione e che le cariche (eccetto il presidente che viene eletto dall’assemblea) devono essere attribuite ai membri del consiglio stesso. In totale il C.d.P. sarebbe composto da 9 persone tra cui il presidente, il vice-presidente ed il segretario-tesoriere. Fra gli altri compiti, al Consiglio di Presidenza spetta la delega di poteri ad uno o più Consiglieri, la nomina del Comitato Scientifico, i cui membri possono anche non essere soci della Associazione S.I.M.M.; l’individuazione e la nomina fra i soci S.I.M.M., secondo specifiche necessità e competenze, dei propri rappresentanti in organismi tecnici esterni. All’art. 14 i GrIS vengono introdotti nello statuto onde facilitare in futuro la loro azione di rappresentanza territoriale riconosciuta dalla S.I.M.M. .

 


16 aprile 2011. Indagine Naga: stranieri irregolari, a Milano cure negate. Il diritto alla salute viene garantito (sulla carta) anche agli stranieri irregolari, in base a quanto previsto dall'articolo 35 del Testo unico sull'immigrazione. Ma di fatto, negli ospedali milanesi, così non è: l'erogazione del codice Stp (Straniero temporaneamente presente) avviene in maniera arbitraria, con modalità disomogenee tra le varie strutture ospedaliere. E' quanto emerge dalla ricerca "La doppia malattia" condotta dai medici del Naga: 82 pazienti affetti da malattie croniche anche rilevanti sono stati inviati (e in alcuni casi anche accompagnati) presso le strutture ospedaliere con la richiesta di rilascio del codice Stp che nel 61,6% dei casi non è stato erogato. L'indagine (che si è svolta tra novembre 2010 e marzo 2011) ha coinvolto 560 pazienti che si sono rivolti presso lo sportello del Naga. "Su 23 pazienti che avevano avuto un accesso al Pronto soccorso prima di rivolgersi a noi - spiegano i medici - a tre non è stato assegnato il codice STP e ad altri 15 è stato assegnato, ma non sono stati informati sul significato e sull'uso del codice". Inoltre non sono state fatte le impegnative per le visite di controllo o per l'acquisto di farmaci nè informati i pazienti sui loro diritti o a chi rivolgersi. Questa criticità assistenziale nella Regione Lombardia conferma quanto evidenziato nel rapporto sulle politiche sanitarie locali per immigrati (presentato all’ISS a giugno 2010 dall’area sanitaria della Caritas romana) che collaca questa regione tra quelle con maggiori difficoltà nel garantire tutele ai cittadini stranieri così come stabilito dalla normativa nazionale.

 


Aprile 2011. Programma dell’XI Congresso SIMM. Entro il 28 marzo, scadenza per la presentazione, sono pervenuti oltre 110 Abstracts: il Comitato Scientifico ha accettato tutti i lavori pervenuti per la pubblicazione all'interno del volume degli Atti. L'accettazione sotto forma di comunicazione orale (solo 14) o poster (tutti gli altri) nelle giornate congressuali è vincolata alla presenza, per ogni abstract, di almeno un nuova iscrizione al Congresso. Entro il 20 aprile, verificato ciò, si comunicherà agli autori la posizione del contributo nelle giornate congressuali. L'iscrizione è necessaria anche per la pubblicazione nel libro degli Atti.


10 aprile 2011. Civiform e SIMM/GrIS FVG: corso postlaurea gratuito sulla salute dei migranti. Civiform di Cividale del Friuli (UD) propone da maggio il corso di 70 ore dal titolo “Approccio transculturale alla promozione della salute” rivolto a chi, in vari contesti professionali, svolge attività di accoglienza e supporto agli stranieri per prestazioni sanitarie e per la tutela della loro salute e necessita quindi di maggiori competenze e aggiornamento. Tra i contenuti del corso, tematiche quali scenari socio-demografici dell’immigrazione, normativa nazionale e regionale per l’accesso ai servizi socio-sanitari, relazione con culture diverse e fattori di rischio per la salute del migrante. Finanziato da FSE, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Regione FVG, il corso è gratuito e dedicato a laureati occupati, disoccupati, in cassintegrazione o mobilità, residenti o domiciliati in Friuli Venezia Giulia. È realizzato in collaborazione con SIMM, Società Italiana di Medicina delle Migrazioni – GrIS FVG. Iscrizioni on-line o contattando la Segreteria.


5 aprile 2011. La SIP (Società Italiana di Pediatria) e la SIMM insieme per tutela del minore straniero. E’ stato diffuso un comunicato stampa congiunto delle due società scientifiche dal titolo significativo: Minori stranieri: la salute fisica e psichica è un diritto di tutti. SIP e SIMM chiedono più tutela per i bambini irregolari. Il comunicato accompagna un circostanziato documento che sintetizza le proposte comuni emerse grazie al lavoro del Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato che da anni con competenza e passione studia, analizza e fa proposte relative ai vari aspetti connessi alla salute del minore straniero in Italia. Il documento chiede nell’interesse di tutti i minori e dell’intera collettività, il diritto alla salute intesa in forma globale (scuola, supporto sociale, diritti civili, ...), un pediatra per ogni bambino ed un futuro per ogni madre. A completare l’impegno dei pediatri italiani, è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra SIMM e l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) che lavoreranno congiuntamente a favore di un percorso di cittadinanza, di tutela e di diritti per ogni minore, senza esclusioni.


PROROGA TERMINI PRESENTAZIONE ABSTRACT: 28 MARZO

 

Marzo 2011. Programma preliminare dell’XI Congresso SIMM. In occasione dei suoi ventuno anni di attività la SIMM celebra il suo 11° appuntamento scientifico nazionale a Palermo dal 19 al 21 maggio 2011. È un’occasione preziosa per confrontare le  diverse esperienze, capire meglio il presente e programmare, insieme, il futuro. Temi come: i cambiamenti socio-epidemiologici, le prassi clinico-assistenziali, le ricerche scientifiche, i percorsi istituzionali e del privato sociale (con il processo federalistico di sfondo), le politiche per la promozione della salute etc. alimenteranno, come già in passato, un competente e appassionato dibattito multidisciplinare. Uno spazio particolare verrà riconosciuto al ruolo delle famiglie e delle comunità immigrate, a sostegno di un loro progressivo coinvolgimento e integrazione. Il Congresso è rivolto a tutti i soggetti collettivi o individuali (istituzioni sanitarie e sociali a livello nazionale, regionale e locale;  professionisti della salute;  comunità straniere; III settore; volontari, etc.) che sono coinvolti, a vario titolo, nella promozione e tutela della salute dei migranti. L’intero Congresso si svolgerà in Sessione Plenaria per consentire a tutti i partecipanti di seguire e di partecipare alla discussione della totalità dei contributi.

 
ISTRUZIONI PER L’INVIO DI CONTRIBUTI SCIENTIFICI
Tutti coloro che hanno intenzione di presentare un Abstract devono compilarlo sulla scheda presente al link sottoindicato ENTRO il 19 marzo 2011 28 MARZO 2011. Prima di accedere alla scheda si consiglia di verificare che il testo (obiettivi, metodi, risultati, conclusioni) non ecceda le 500 parole; gli Abstract non prevedono bibliografia. Si precisa che ad ogni abstract deve corrispondere una nuova iscrizione al Congresso di almeno un coautore (lo stesso autore può quindi essere presente in più contributi solo se per ognuno di essi c’è almeno una ‘nuova’ iscrizione al Congresso). Per l’iscrizione si deve scaricare e compilare la scheda apposita. Entro il 19 aprile 2011 il Comitato Scientifico provvederà a comunicare al coautore indicato per la corrispondenza l’eventuale accettazione in forma di Comunicazione o di Poster; si precisa che è intenzione del Comitato scientifico pubblicare tutti gli Abstract ricevuti sugli Atti del Congresso.


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Seminario collegato al Congresso SIMM: presentazione delle Linee guida per l’accoglienza di richiedenti/titolari di protezione internazionale. Il 19 maggio 2011, durante la mattinata, nella stessa sede del Convegno SIMM, sarà presentata la pubblicazione in oggetto nell’ambito di un seminario dal titolo “Per un’accoglienza e una relazione d’aiuto transculturali”. L’evento è legato a due progetti finanziati dal Fondo Europeo Rifugiati, condotti da diversi enti e gruppi, che hanno come obiettivo ultimo il miglioramento delle condizioni di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, rafforzando le competenze degli operatori del settore, fornendo indirizzi generali e strumenti adeguati. Inoltre attraverso la diffusione di standard comuni ed il rafforzamento delle capacità dei soggetti coinvolti nella gestione del sistema asilo, si intende contribuire all’armonizzazione dei servizi e delle procedure di accoglienza sul territorio nazionale. La SIMM ha voluto ospitare questo seminario, seppure come evento collegato, per sottolineare in questo specifico momento storico, l’importanza dell’accoglienza che, con competenza, umanità e professionalità, anche in ambito sanitario, deve essere garantita a chi fugge da violenza e/o cerca una speranza ed un futuro.


2 febbraio 2011. Lettera del Presidente della SIMM in vista del Convegno nazionale di maggio a Palermo. Il dr. Mario Affronti, presidente della SIMM, con una lettera aperta ai soci ed ai simpatizzanti della SIMM, tratteggia l’impegno della Società nella promozione e tutela della salute dei migranti così come il nuovo Consiglio di Presidenza, insediatosi poco più di anno fa, ha definito. “Custodire e coltivare, queste le parole d’ordine del nuovo Consiglio: consolidamento e riorganizzazione della Società nel suo ruolo di sensibilizzazione, di advocacy, di policy network e di promozione scientifico-culturale...” riproponendo lo stile e le caratteristiche della SIMM così come sono state definite nelle relazioni e nella prassi dei vari CdP e nelle Assemblee dei Soci declinate nei principi di “essenzialità” e di “libertà”. Coltivare competenze, motivazioni ed organizzazione per affrontare le nuove sfide che il contesto socio-politico costantemente propone nell’ambito della salute e in quello dell’accoglienza e della tutela degli immigrati. Il Presidente definisce i settori in cui si è deciso di intervenire:

  1. valorizzare e riorganizzare le unità territoriali (GrIS) mediante la delega, prevista tra l’altro dallo Statuto, della funzione di Coordinatore Nazionale;
  2. riorganizzare l’ambito scientifico e formativo, mediante la creazione di un Comitato Scientifico stabile e il tentativo di ottenere l’accreditamento come provider ECM;
  3. stimolare la partecipazione attiva dei soci, a partire dall’implementazione dei Gruppi di Lavoro.

Con l’auspicio di “... sostenere una progressiva transizione dall’advocacy all’empowerment, inteso come processo di rafforzamento delle possibilità che la singola persona e le comunità immigrate svolgano sempre di più un ruolo da protagoniste nella definizione e attuazione dei processi di promozione della salute di cui dovrebbero essere destinatari”.

Ci sembra la migliore premessa per l’XI Congresso della Società che si terrà a Palermo dal 19 al 21 maggio 2011.


Il 12 marzo 2011 a Parma: Convegno Il pediatra e le adozioni internazionali. Il convegno, patrocinato dalla SIMM, è rivolto a medici, psicologi e professionisti sanitari e tratterà a fondo pochi ma importanti problemi dei bambini adottati attraverso l'adozione internazionale, sia all'arrivo nella nuova famiglia che a distanza di tempo. In particolare saranno approfonditi i protocolli sanitari d'accoglienza, le patologie infettive e parassitarie più frequenti, le tematiche riguardanti le vaccinazioni e l'opportunità o meno di ripeterle, le complicanze auxologiche - quali bassa statura, obesità e pubertà precoce, metaboliche (ipotiroidismi, rachitismo), neurologiche e psico-comportamentali (queste ultime in un'ottica più medica che psicosociale).


24 gennaio 2011. Assistenza sanitaria transfrontaliera nell'UE: i nuovi diritti per i pazienti. Il Parlamento europeo il 19 gennaio 2011 ha votato a favore della direttiva UE sull'applicazione dei diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera. "La direttiva – come afferma John Dalli commissario europeo responsabile per la salute e la politica dei consumatori - fa chiarezza sul diritto dei cittadini di accedere a cure sicure di buona qualità in tutti i paesi dell'UE e di esserne rimborsati. I cittadini europei preferiscono ricevere un'assistenza sanitaria vicino a casa propria: nessuno, quando è malato, vuole spostarsi più lontano del necessario. A volte però i cittadini hanno bisogno di recarsi all'estero poiché le cure specializzate o l'assistenza di cui hanno bisogno non sono disponibili entro le frontiere nazionali. O semplicemente perché l'ospedale più vicino si trova oltre frontiera. Questa direttiva aiuterà i pazienti che hanno bisogno di cure specializzate, ad esempio quelli che cercano una diagnosi o una cura per una malattia rara. La direttiva porrà in atto una più stretta cooperazione tra gli Stati membri in tema di salute, ad esempio per quanto concerne il riconoscimento reciproco delle prescrizioni. Gli esperti della sanità di tutta Europa potranno scambiarsi buone pratiche e avvantaggiarsi delle innovazioni nel campo della valutazione delle tecnologie per la salute e dell'assistenza sanitaria on line (eHealth)”. I governi nazionali hanno 30 mesi per recepire queste disposizioni nel diritto nazionale.


10 gennaio 2011. Confermato il NO alla denuncia degli immigrati senza permesso di soggiorno da parte dei medici. Nella seduta del 2 dicembre 2010 della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, il Governo ha risposto ad una interrogazione parlamentare presentata dall’on. Anna Margherita Miotto sulla tutela del medico che nell’esercizio della sua professione presta cure a malati immigrati clandestini. Il Governo ha confermato che, ai sensi del comma 5 dell’art. 35 del D.Lgs. 286/98 e successive modificazioni e integrazioni, l’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non debba comportare alcun tipo di segnalazione alle autorità di pubblica sicurezza, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, così come si verifica nelle stesse condizioni con il cittadino italiano. Si è chiarito inoltre che con riferimento alle prestazioni sanitarie (di cui il sopraccitato art. 35) non sussiste, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.Lgs. 286/98 così come modificato dalla Legge 94/2009, l’obbligo di richiedere i documenti inerenti il soggiorno per l’accesso a prestazioni della pubblica amministrazione (dal sito OMCeO di Torino).
•    Scarica comunicato FNOMCeO, interrogazione parlamentare e risposta


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