Categoria: News

Sono 14 le Regioni ed una Provincia Autonoma che hanno voluto chiarire come il divieto di segnalazione (e quindi di denuncia) di un immigrato senza permesso di soggiorno che utilizzi le strutture sanitarie, sia tuttora in vigore. Nell’ordine di pubblicazione Toscana, Piemonte, Puglia, Lazio, Umbria, Marche, Liguria, Campania, Valle d’Aosta, Veneto, Calabria, Emilia Romagna, P.A. Bolzano, Molise, Sicilia, hanno sostanzialmente indicato (in vari modi e forme) che il personale (medico, paramedico, professionale, amministrativo, tecnico, operatori sociali, mediatori culturali, nonchè personale di polizia presente presso la struttura sanitaria che non può procedere a controlli o all’acquisizione di informazioni sui pazienti stranieri relative alla regolarità del loro soggiorno in Italia) che opera nelle strutture sanitarie, pur rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, è sottoposto all’obbligo del rispetto del divieto di segnalazione come previsto dall’art. 35, comma 5 del D. lgs n. 286/98. Nei giorni scorsi una delegazione SIMM, OISG, MSF e ASGI ha incontrato il sottosegretario Fazio con il suo consulente legale, ed il prefetto Morcone che hanno espresso parere favorevole per emanare una specifica circolare.

Le Regioni che si sono attivate dopo l’approvazione del “pacchetto sicurezza”

  • 27 ottobre 2009. Circolare Regione Sicilia
  • 13 ottobre 2009. Circolare Regione Molise
  • 23 settembre 2009. Circolare Prov. Aut. Bolzano
  • 15 settembre 2009. Circolare Regione Emilia Romagna
  • 10 settembre 2009. Circolare Regione Calabria
    • 18 agosto 2009. Circolare Regione Veneto
    • 18 agosto 2009. Circolare Regione Valle d'Aosta
    • 17 agosto 2009. Circolare Regione Campania
    • 14 agosto 2009. Circolare Regione Liguria
    • 10 agosto 2009. Circolare Regione Marche
    • 7 agosto 2009. Circolare Regione Umbria
    • 5 agosto 2009. Circolare Regione Lazio
    • 4 agosto 2009. Circolare Regione Puglia
    • 16 luglio 2009. Circolare Regione Piemonte
    • 9 luglio 2009. Lettera Regione Toscana
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Sono 12 le Regioni ed una Provincia Autonoma che hanno voluto chiarire come il divieto di segnalazione (e quindi di denuncia) di un immigrato senza permesso di soggiorno che utilizzi le strutture sanitarie, sia tuttora in vigore. Nell’ordine di pubblicazione Toscana, Piemonte, Puglia, Lazio, Umbria, Marche, Liguria, Campania, Valle d’Aosta, Veneto, Calabria, Emilia Romagna, P.A. Bolzano, hanno sostanzialmente indicato (in vari modi e forme) che il personale (medico, paramedico, professionale, amministrativo, tecnico, operatori sociali, mediatori culturali, nonchè personale di polizia presente presso la struttura sanitaria che non può procedere a controlli o all’acquisizione di informazioni sui pazienti stranieri relative alla regolarità del loro soggiorno in Italia) che opera nelle strutture sanitarie, pur rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, è sottoposto all’obbligo del rispetto del divieto di segnalazione come previsto dall’art. 35, comma 5 del D. lgs n. 286/98

Le Regioni che si sono attivate dopo l’approvazione del “pacchetto sicurezza”

  • 23 settembre 2009. Circolare Prov. Aut. Bolzano
  • 15 settembre 2009. Circolare Regione Emilia Romagna
  • 10 settembre 2009. Circolare Regione Calabria
  • 18 agosto 2009. Circolare Regione Veneto
  • 18 agosto 2009. Circolare Regione Valle d'Aosta
  • 17 agosto 2009. Circolare Regione Campania
  • 14 agosto 2009. Circolare Regione Liguria
  • 10 agosto 2009. Circolare Regione Marche
  • 7 agosto 2009. Circolare Regione Umbria
  • 5 agosto 2009. Circolare Regione Lazio
  • 4 agosto 2009. Circolare Regione Puglia
  • 16 luglio 2009. Circolare Regione Piemonte
  • 9 luglio 2009. Lettera Regione Toscana
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Da alcuni anni scelta strategica della SIMM è quella di favorire la conoscenza e la collaborazione tra quanti si impegnano a vario titolo per assicurare diritto, accesso e fruibilità all’assistenza sanitaria degli immigrati partendo da ciò che unisce e valorizzando l’esperienza di ciascuno. Ciò si traduce spesso in un lavoro in Rete che ha affinato una metodologia applicativa nei Gruppi locali Immigrazione Salute (GrIS), vere e proprie Unità Territoriali della SIMM. Presenti in varie realtà italiane si ritrovano su obiettivi condivisi che possiamo così riassumere:
1) di fare informazione e attivare discussioni sugli aspetti normativi specifici nazionali e locali, sulle iniziative intraprese nei servizi pubblici e nei servizi del volontariato e del privato sociale;
2) di 'mettere in rete' gruppi, servizi, persone, competenze e risorse sia assistenziali sia formative;
3) di elaborare proposte in termini politico-organizzativi;
4) di fare azione di ‘advocacy’ sulle istituzioni.
Per fare il punto su queste realtà territoriali, condividere alcuni aspetti organizzativi, definire una linea strategica comune, si è organizzato questo primo Incontro Nazionale che si configura come un incontro di lavoro.
Hanno partecipato rappresentanti dei GrIS Lazio, Emilia Romagna, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Piemonte, Veneto, Lombardia, Sardegna, Bolzano. Sono stati invitati anche dei soci SIMM della Liguria, Toscana e Puglia con l’auspicio di avviare a breve altri GrIS locali.

  • programma
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