Accordo tra SIMM – INMP – ISS per la definizione in due anni di indicazioni operativ e linee guida sulla salute degli immigrati.

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Il 22 settembre 2015, con l'insediamento del Comitato scientifico, ha preso ufficialmente l'avvio il Programma nazionale “Linee guida sulla tutela della salute e l’assistenza socio-sanitaria alle popolazioni migranti”. Il programma, frutto della collaborazione tra la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà, l'Istituto Superiore di Sanità e, ha l'obiettivo di elaborare raccomandazioni evidence-based, indirizzate alle Regioni e agli operatori del SSN, a supporto della programmazione sanitaria e per la diffusione delle buone pratiche. La prima importante attività ha riguardato l’individuazione degli argomenti su cui orientare la produzione delle Linee Guida, grazie a una consultazione che ha coinvolto i referenti della Rete Nazionale INMP, il Consiglio di Presidenza e il Comitato scientifico della SIMM, e i portavoce dei Gruppi Immigrazione e Salute – GrIS (stakeholder). Il Comitato scientifico ha lavorato in via preliminare, a partire dai primi risultati della revisione sistematica di documenti evidence-based già disponibili nella letteratura internazionale (la revisione è attualmente in corso di realizzazione), alla definizione di una lista di 16 argomenti che sono stati oggetto della successiva consultazione. Per ciascun tema è stato esplicitato il razionale di un’eventuale linea guida, in termini di criticità, incertezze e possibili azioni da promuovere, al fine di favorire gli stakeholder nella definizione del grado di priorità. La graduatoria degli argomenti prioritari è stata ottenuta sommando i giudizi espressi da ciascun rispondente sul singolo argomento. Un dato evidente, nella graduatoria delle 5 priorità su cui orientare l’elaborazione di Linee Guida, è il netto consenso ottenuto del tema “Controlli sanitari all’arrivo e percorsi di tutela sanitaria, con particolare riferimento ai migranti ospiti presso i centri di accoglienza” (con il punteggio di 187); seguono “Controlli sanitari in gravidanza, assistenza al parto e durante il puerperio” (70 punti); “Prevenzione infortuni sul lavoro” (56 punti); “Salute nelle condizioni di restrizione della libertà” (52 punti); “Tubercolosi” (50 punti).

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