Al Congresso della Società Italiana di Pediatria si parla di immigrazione salute.

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Su proposta del Presidente della SIMM, Salvatore Geraci, e del segretario del Gruppo di Lavoro Nazionale sul Bambino Immigrato (GLNBI), Mauro Zaffaroni, la SIP (Società Italiana di Pediatria) nella figura del suo Presidente, Pasquale Di Pietro, ha fatto proprie le proposte dei nostri gruppi e della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), e dell’ISMU, rivolgendo al Governo, al margine del 64° Convegno SIP di Genova, le seguenti richieste:
• riconoscere a tutti i minori non in regola con le norme di soggiorno il diritto d’asilo per motivi umanitari e l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (Carta di Sabaudia sottoscritta da FIMP, GLNBI, SIMM, UNICEF);
• prolungare il permesso di soggiorno delle donne che lo hanno ottenuto durante la gravidanza oltre i sei mesi dalla nascita del bambino, permettendo loro di avere ulteriori sei mesi per ricerca di lavoro e nel caso lo avessero trovato, poter convertire quel permesso di soggiorno in quello di lavoro;
• ai sensi della Convenzione di New York garantire a tutti minori anche non in regola, un pediatra di famiglia, partendo da coloro che erano già iscritti al SSN ma che a seguito della scadenza del permesso di soggiorno dei genitori hanno perso questo diritto.


La SIP inoltre auspica che l’articolo 35, comma 5 del Decreto Legislativo 286 del 1998 (divieto di segnalazione in ambito sanitario...) non venga ne modificato, ne abrogato per la fondamentale importanza che esso riveste nel garantire un accesso ai servizi degli immigrati temporaneamente in condizione di irregolarità giuridica.

  • Agenzia Ansa del 17 ottobre 2008

Il Mattino del 22 ottobre 2008

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